Elisabetta Cametti è la signora del thriller italiano. Scrittrice ed opinionista televisiva, ha negli anni raccontato storie ambientate in giro per mondo, che spesso trovano in Milano il luogo ideale come ambientazione.
Il suo ultimo libro “Muori per me” è un thriller psicologico ed è la prima volta che la scrittrice si cimenta in questo tipo di racconto, incentrato sugli scenari noir che possono nascondersi dietro i social network.
E Milano non poteva che essere la città perfetta dove ambientare una storia che ruota attorno al mondo della moda, al lusso e alla moderna professione di fashion blogger. I luoghi narrati sono di fantasia, ma richiamano zone note della città, soprattutto legate al centro e ai nuovi palazzi che mutano continuamente lo skyline della città.
“Milano per me è come New York, una città con tanti volti, dove passi nel raggio di poco dal lusso più sfrenato ai senzatetto che dormono per strada, in un contrasto evidente e sotto gli occhi di tutti, e sul quale per la troppa fretta, non ci si sofferma mai realmente.”
Ma Milano è molto di più “E’ una città che non potrai mai conoscere al 100%, perché è molto complessa e si muove velocemente. Possiede tante anime all’interno di un unico corpo…”
Nel libro emerge il tema crudo della violenza che troppo spesso non viene denunciata. Un tema che sta molto a cuore alla Cametti e per il quale ha lanciato la campagna social #iodicono. L’utilizzo dei social network che riprende la base di “Muori per me” vuole però riscattarsi, assumendo una valenza sociale importante, per dare voce e spazio a chi ha paura di parlare delle violenze e degli atti di bullismo.
Un thriller psicologico, lo spunto per trovare il coraggio di parlare di temi importanti e una trama che lascia incollati alla storia fino alla fine…