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Milano torna a essere la Capitale del calcio italiano: i luoghi del calcio meneghino

A distanza di 10 anni dall’ultima volta, una squadra milanese torna a vincere lo Scudetto e in città, come di consueto, i caroselli e i festeggiamenti non si sono fatti attendere. A portarsi a casa il titolo è stata l’Inter di Antonio Conte, che al suo secondo anno in quel di Appiano Gentile è riuscito nell’impresa di interrompere il dominio Juventus che durava da ben nove anni. Milano torna quindi a essere la Capitale del calcio italiano e oggi andremo a scoprire i luoghi attorno ai quali gravita il calcio meneghino, uno dei più vincenti, affascinanti e interessanti d’Europa.

L’assalto a piazza Duomo: tradizione rispettata

Come di consueto, i tifosi interisti si sono ritrovati a festeggiare il titolo in Piazza Duomo, la piazza che fa da anticamera al monumento simbolo della città. Da sempre, Piazza Duomo è un luogo di ritrovo per turisti e milanesi di tutte le età, spesso utilizzato per la celebrazione di eventi quali manifestazioni e concerti. La piazza vanta una superficie di 17.000 metri quadrati ed è di forma rettangolare, anche se prendendo in considerazione tutti gli spazi che fanno da cornice al Duomo si arriva a una superficie superiore ai 40.000 metri di quadrati. La parte principale della piazza si trova proprio di fronte alla facciata del Duomo e al centro ospita la statua di Vittorio Emanuele II, il cui monumento venne edificato nel 1896.

Lo scopo cui assolveva inizialmente la Piazza, costruita intorno al 1330 grazie a un’idea di Azzone Visconti, era quello di ospitare le attività mercantili che prendevano via via piede all’interno del centro meneghino, che proprio in quegli anni viveva uno dei periodi di massima ricchezza grazie anche alle tante opere ingegneristiche finanziate dalla famiglia Visconti. Nel corso dei secoli, Piazza del Duomo è diventata uno dei luoghi più noti della città, nonché uno dei punti di ritrovo per eccellenza in cui incontrarsi per festeggiare i successi sportivi ottenuti dalle squadre di calcio milanesi. Da ultimo, i tifosi dell’Inter hanno colorato di nerazzurro la Piazza per rendere omaggio alla squadra di Antonio Conte che, grazie agli enormi sforzi economici profusi dal gruppo Suning, dopo 10 anni è riuscita a riportare lo scudetto a Milano e a interrompere il dominio della Juventus che al 5 di maggio, secondo le scommesse sportive, a quota 2,40, rimane comunque in corsa in Coppa Italia ed è la favorita per la vittoria del match contro l’Atalanta valevole per la finale che verrà disputata il prossimo 19 maggio.

San Siro: la Scala del Calcio

Nel 1925, l’allora proprietario del Milan Piero Pirelli decise di finanziare l’edificazione di un impianto sportivo che avrebbe dovuto sorgere in zona San Siro, in prossimità dell’ippodromo. Lo stadio, costruito grazie ai fondi di Pirelli e progettato dall’architetto Ulisse Stacchini e dall’ingegnere Alberto Cugini si componeva di quattro tribune, di cui una coperta, e al massimo della capienza poteva dare ospitalità a 35.000 spettatori. Lo stadio venne inaugurato nel settembre del 1926 con una gara amichevole disputata proprio da Inter e Milan. A vincere quell’incontro furono i nerazzurri che riuscirono così a essere la prima squadra a portarsi a casa un match nel nuovo impianto.

Nel 1935 il Comune di Milano decise di acquistare l’impianto, decidendo al contempo di edificare delle sezioni di curva che avrebbero fatto da raccordo alle quattro tribune già esistenti, dando di fatto all’impianto la forma ovoidale cui siamo abituati e dopo i lavori che si conclusero nell’arco di poco più di un anno, la capienza dello stadio arrivò a 55.000 spettatori. Un altro intervento di restyling si ebbe poi nel 1990 quando, in occasione dei Mondiali di Calcio disputati in Italia, il Comune di Milano finanziò la costruzione del terzo anello, l’edificazione delle 11 torri che permettono ai tifosi di accedere alle gradinate e la copertura che, di fatto, è giunta intatta sino ai giorni nostri.

Con una capienza di 85.700 posti, da allora lo Stadio San Siro è lo Stadio italiano che può ospitare il maggior numero di spettatori e ciò anche grazie al fatto che negli anni il San Paolo di Napoli è stato ridimensionato per venire incontro agli standard di sicurezza richiesti dalle normative vigenti. Soprannominato “La Scala del calcio”, lo stadio San Siro è con ogni probabilità uno dei più affascinanti a livello mondiale, testimone vivente di quanto il calcio sia cambiato nel corso di quasi un secolo.

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