Al giorno d’oggi, uno dei passatempi principali di tantissime persone è rappresentato dalle serie tv. La facilità d’accesso alle piattaforme di streaming online è sotto gli occhi di tutti, così come è semplice notare quanto alcune serie siano riuscite a radicarsi fortemente nell’immaginario collettivo. Diamo uno sguardo, quindi, anche grazie all’analisi delle serie tv più longeve che è stata pubblicata sul blog del casinò online di Betway, proprio a quegli show che si sono distinti sotto due punti di vita, ovvero durata e successo.
Colombo, una delle serie americane di maggior successo
Come si può dimenticare Colombo, una serie che è stata trasmessa dal 1968 fino al 2003, anche se non in modo continuativo? In effetti, in questo dramma poliziesco, non poteva che esserci l’attore Peter Falk, che ha reso facilmente riconoscibile il personaggio principale per via dell’aspetto fisico, così come dell’outfit. Indimenticabile anche la mitica Peugeot 403, con tanto di capotte grigia, per non parlare delle esclamazioni di Colombo che si sono trasformate ben presto in un vero e proprio tormentone. Insomma, i tratti distintivi del personaggio hanno fatto, e in realtà incidono tuttora visto il successo che la serie tv sta avendo ancora adesso anche tra i più giovani, da presa per una serie tv che è stata premiata per ben quattro volte con l’Emmy Award.
Stranger Things, la serie tv dei nostri giorni di maggior successo
L’apice delle serie tv è stato probabilmente toccato proprio con il lancio di Stranger Things. Uno show proposto nel 2016 per la prima volta e che adesso è in fase di produzione della sua quinta stagione. I fan hanno potuto godersi su Netflix ben 34 episodi, che hanno una durata di 50 minuti ciascuno e in fatto di longevità Stranger Things sta cominciando a scalare un bel po’ di posizioni.
Tutto questo nonostante alcuni episodi della quarta stagione hanno avuto una durata facilmente paragonabile a quella di un film a tutti gli effetti. In effetti, restare incollati 140 minuti complessivamente per un singolo episodio non è facile, a meno che la storia e sequenza narrativa non siano effettivamente molto coinvolgenti. A cosa è dovuto il successo di Stranger Things? Alla capacità di fare leva su aspetti come la nostalgia e la retromania in riferimento agli anni Ottanta. Al contempo, una narrazione che miscela aspetti di Stephen King e Steven Spielberg, frutto dell’acutezza e intelligenza dei registi, che hanno saputo vederci lungo nonostante siano nati solamente nel 1984.
Lost, la serie tv simbolo della prima decade dei Duemila
Siamo di fronte alla prima vera e propria serie tv dell’epoca moderna. Su questo non ci piove, anche perché il numero di fan che Lost ha saputo trainare è stato incredibile. Uno show nato negli Usa grazie al grande lavoro di ABC e di autori come Damon Lindelof, JJ Abrams e Jeffrey Lieber, che è andato in onda dal 2004 fino al 2010.
Impossibile non ricordare la trama, che ruota intorno a un terribile incidente di un volo aereo che avrebbe dovuto portare i passeggeri da Sydney a Los Angeles. Su un’isola che solo all’apparenza è disabitata, i 48 sopravvissuti dovranno essere in grado di cavarsela in ogni situazione, con un accampamento di fortuna creato in riva al mare e la necessità di trovare del cibo fino all’arrivo degli eventuali soccorsi. Il problema è che l’aereo ha seguito una rotta differente rispetto a quella prevista per oltre mille miglia. Non solo, dal momento che sull’isola succedono delle cose molto strane e, in alcuni casi, all’apparenza impossibili da spiegare. Il successo di Lost è incredibile, con un record di 23 milioni di spettatori per l’episodio pilota della seconda stagione.