Nell’incanto dei secolari bastioni, il Castello Sforzesco di Milano custodisce un tesoro botanico senza pari: un fiore unico al mondo, sopravvissuto solitario nel cuore della città e forse nell’intero globo.
Secondo l’ultimo censimento della flora spontanea italiana, condotto con scrupolo dal Museo di Storia Naturale di Milano e consultabile online tramite il Portale della Flora d’Italia, il numero delle specie estinte è salito a 28. Tra queste, l’hieracium tolstoii, una volta fiorita nel centro cittadino, ora perduta per sempre. Solo un’altra specie endemica resiste, ancorata sulle mura del Castello Sforzesco.
L’hieracium australe, con la sua delicata bellezza, emerge come l’ultimo baluardo della biodiversità milanese. La sua somiglianza al comune tarassaco rende omaggio alla natura che l’ha plasmato in un’opera di semplicità e grazia. Tuttavia, la sua sopravvivenza è minacciata dai mutamenti dell’ambiente, che hanno già spazzato via altre specie uniche.
Il Fiore Unico del Castello Sforzesco
L’importanza di conservare questo fiore senza eguali non sfugge alle istituzioni e agli studiosi. Un nuovo studio, guidato dal Museo di Storia Naturale di Milano e supportato da un team internazionale di 45 botanici, con il sostegno del Comune di Milano e il patrocinio della Società Botanica Italiana, della Fondazione per la Flora Italiana e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è stato avviato per comprendere e proteggere meglio questa specie unica.
Mentre ci prepariamo ad affrontare il futuro, ci troviamo di fronte a una scelta cruciale: proteggere e conservare la fragile bellezza che ci circonda o lasciarla sfuggire per sempre dalle nostre mani. L’hieracium australe, con la sua essenza unica, rappresenta non solo un gioiello della natura, ma anche un monito per la nostra responsabilità verso il mondo che condividiamo.