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Pieve del Cairo, no non siamo in Egitto

Pieve del Cairo, piccolo comune della provincia di Pavia, si trova nella bassa Lomellina poco distante dal Piemonte da cui è separato dalle acque del fiume Po.

Il primo insediamento in questa zona risale all’epoca ligure-celtica quando alcuni abitanti si stabilirono nel punto in cui il Tanaro confluisce col Po. In epoca gallo-romana a Cairo il tempio pagano dedicato alla dea Cibele venne trasformato nella prima basilica cristiana, la Plebi Cairi, dove cominciarono a raccogliersi i primi credenti che, stabilendosi qua, costruirono i primi edifici andando a formare un centro distinto da Cairo che venne chiamato Pieve del Cairo.

Qualche secolo più tardi, per volere di Carlo Magno, Pieve del Cairo e buona parte della Lomellina diventarono un possedimento dei conti Palatini di Lomello. Nel 1155 il Barbarossa, dopo aver portato distruzione e devastazioni, assegnò il territorio a Pavia. Nel XV secolo diventò un feudo della famiglia Beccaria per poi passare, nel 1597, a Lorenzo Isimbardi che esercitò il suo potere per due secoli consecutivi.

Nel 1512 Pieve del Cairo si rese protagonista della liberazione del cardinale Giovanni de’ Medici, fidato inviato di Papa Giulio II, imprigionato nel castello Beccaria dai francesi, che lo catturarono nella battaglia di Ravenna. In segno di riconoscenza Giovanni De’ Medici, una volta diventato papa Leone X, concesse a Pieve del Cairo due giubilei annui perpetui. In omaggio a questo evento, all’interno di Palazzo Isimbardi, vi è un salone completamente affrescato in cui sono rappresentate le diverse fasi della battaglia. Si pensa che gli affreschi siano di alcuni allievi della scuola del Vasari.

Un atro richiamo a questa importante liberazione lo troviamo nella Chiesa della Beata Vergine della Consolazione risalente al 1518 dove un grande quadro ritrae Leone X mentre mostra la bolla del giubileo perpetuo.

Quando nel 1599 l’arciduchessa Margherita d’Austria passò da qui, mentre si recava a Madrid per andare in sposa a Re Filippo III, il Marchese Isimbardi fece innalzare un imponente arco trionfale in suo onore che oggi possiamo vedere in via Giuseppe Ponte.

In piazza Paltinieri si trova il Castello Beccaria, tra i più grandi della provincia di Pavia. La costruzione originale risale al XII secolo ma l’intero edificio nel corso dei secoli è stato rimaneggiato più volte. Nel XIV secolo il castello venne ampliato e tra il XVII e XVIII secolo vennero apportate nuove modifiche. Circondato da un fossato vi si accedeva da un ponte levatoio. All’interno vi è una grande corte al centro della quale si trova la fontana del Nettuno. Il castello è visitabile durante le giornate del FAI o solo su prenotazione nel corso dell’anno.

pieve del cairo
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