venerdì,22 Novembre,2024
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Castello Visconteo di Pavia, prezioso tesoro lombardo

Castello Visconteo di Pavia, meraviglioso capolavoro del XIV secolo, definito dal Petrarcala più nobile tra quante sono le opere moderne”, si trova nel margine settentrionale del centro storico della città ed è sede oggi dei Musei Civici, dove sono custodite preziose collezioni di archeologia, pittura, scultura e storia.

La sua costruzione fu voluta da Galeazzo II Visconti e fu iniziata nel 1359. Il castello non doveva essere solo un presidio militare ma anche la residenza della corte signorile. Fu Bernardo da Venezia l’architetto a cui si affidò il Duca e questi progettò un elegante edificio con quattro torri angolari ed una corte interna circondata da portici e loggiati.

L’edificio è completamente circondato da un fossato un tempo alimentato da acqua corrente e difeso da tre ingressi fortificati da un doppio ponte levatoio. L’ala settentrionale del Castello Visconteo di Pavia è andata distrutta nel 1527 durante la battaglia di Pavia e, purtroppo, due delle quattro torri non sono più esistenti.

Castello Visconteo di Pavia, prezioso tesoro lombardo

La mole del castello è alleggerita dalle bifore a sesto acuto e dalle merlature a coda di rondine che ingentiliscono la parte alta delle mura. Il porticato della corte interna è costituito da ampie arcate e sulla superficie delle volte è ancora visibile l’originaria tinteggiatura blu punteggiata da stelle dorate in rilievo. Il loggiato del primo piano è costituito da quadrifore, bifore e monofore che sono state aggiunte nel corso del tempo.

Il Castello Visconteo di Pavia era circondato da un parco immenso delimitato da mura che arrivava fino al Monastero della Certosa, fatto costruire dai Visconti come luogo di devozione e mausoleo di famiglia. Il parco, che si estendeva per chilometri, era costituito da aree coltivate e zone boschive che venivano periodicamente fornite di selvaggina per permettere al Duca e alla sua corte di svagarsi con delle battute di caccia.

Grazie ai Visconti e successivamente agli Sforza venne creata una preziosa biblioteca che a partire dalla seconda metà del ‘300 sino al termine del ‘400 si arricchì di antichi volumi e rare edizioni. Nel 1499 contava oltre 900 codici miniati. Nel XVI secolo il Re Luigi XII si appropriò del prezioso bene portando con sé in Francia tutti i volumi. Oggi, nella Bibliothèque Nationale de France si trovano circa 400 libri di quella collezione.

Dal 1951, dopo una serie di restauri il castello è stato restituito quasi integralmente al suo aspetto originario ed è sede dei Musei Civici.

castello visconteo di pavia
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