venerdì,22 Novembre,2024
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Cerro al Lambro, dove la storia s’incontra con il bosco di querce

Cerro al Lambro è un incantevole comune situato in un’area pianeggiante a sud est di Milano,  confina con le province di Lodi e Pavia ed è attraversato dal fiume Lambro che scorre nella sua parte orientale.

Il nome del comune deriva dal latino quercus cerris ossia quercia cerro, una pianta diffusa in questa regione sin dai tempi antichi, come attestato dai testi del poeta latino Sindonio Apollinare, dove accenna ai fitti boschi di querce e aceri presenti lungo i fiumi lombardi.

Le sue radici affondano nell’epoca celtica, ma è nel XII secolo che Cerro al Lambro diventa un centro importante, tanto che persino l’imperatore Federico Barbarossa decide di accamparvisi prima di attaccare Milano. Attraversato dal Lambro, il comune rappresentava un importante snodo tra Milano, il fiume Po e il mare, nonché un punto strategico lungo la via che collegava Melegnano a Pavia.

Le variazioni territoriali avvenute nel corso dei secoli non scalfirono la sua importanza, sebbene venne incluso in diverse giurisdizioni, da Lodi a Milano, fino a diventare un feudo dei Visconti e degli Sforza, per poi passare sotto il dominio dei Bescapè.

Nel 1786 a Cerro al Lambro venne aggregata la frazione di Gazzera e il comune fu messo sotto la provincia di Milano, poi venne inserito nel distretto di Melegnano e nel dipartimento dell’Olona. Successivamente venne soppresso e unito al comune di Riozzo che a sua volta venne aggregato a Melegnano. Sotto il Regno Lombardo-Veneto, Cerro e Gazzera tornarono autonomi. Nel 1862, dopo l’unificazione italiana, il comune assunse il nome di Cerro al Lambro per distinguersi da altre località omonime.

Cerro al Lambro, un luogo tranquillo a contatto con la natura

Cerro al Lambro, con la sua chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, rappresenta un patrimonio storico da preservare. Sebbene le origini di questa chiesa risalgano probabilmente all’alto medioevo, la facciata attuale è stata realizzata nel XVIII secolo. Oggi fa parte della diocesi di Lodi e costituisce un punto di riferimento spirituale per la comunità locale.

Le caratteristiche geografiche del comune, con il profilo pianeggiante e la presenza di diversi corsi d’acqua, favoriscono un’economia basata principalmente sull’agricoltura. Coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi prosperano grazie al terreno fertile, così come l’allevamento di bovini, suini e avicoli.

Nonostante la sua bellezza e il suo patrimonio storico, Cerro al Lambro non è ancora una meta turistica rinomata. Tuttavia, negli ultimi decenni ha conosciuto uno sviluppo demografico ed edilizio significativo, diventando un luogo sempre più attraente per chi cerca tranquillità e contatto con la natura.

 

Cerro al Lambro - foto di Arbalete
Cerro al Lambro – foto di Arbalete

 

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