Casorezzo, è un comune lombardo situato nella zona nord-ovest di Milano, all’interno del Parco del Roccolo, che abbraccia anche i comuni di Parabiago, Busto Garolfo, Arluno, Canegrate e Nerviano.
Circondato da una natura rigogliosa e da testimonianze della sua storia millenaria, Casorezzo è un luogo perfetto per chi desidera immergersi nella tranquillità della campagna lombarda.
Le prime tracce storiche di Casorezzo risalgono all’epoca romana, come testimonia il ritrovamento di una moneta in bronzo recante l’effige di Vespasiano, ritrovata nella necropoli scoperta in loco all’inizio del ‘900. Il primo documento scritto che menziona Casorezzo risale invece all’anno 1009 e si riferisce ad una permuta di beni tra l’arcivescovo di Milano Arnolfo II e il sacerdote della basilica di San Giorgio.
La vita del villaggio ruotava intorno alla basilica di San Giorgio, che sorgeva all’interno di un castello utilizzato come residenza di caccia. La chiesa, ancora oggi presente e restaurata nel 1913, rappresenta un importante punto di riferimento storico e religioso. La basilica di San Giorgio non era l’unico edificio religioso: c’era anche un monastero delle Suore Umiliate chiamato Casa delle Cappuccine. Questi edifici erano il fulcro attorno a cui ruotava la vita dell’antico villaggio.
Nel corso dei secoli, Casorezzo ha vissuto periodi di sviluppo, come nell’epoca moderna con l’apertura della prima filanda a vapore nel 1840, che ha segnato una svolta economica per il territorio.
Casorezzo, la chiesa di San Gregorio Martire e l’Oratorio di San Salvatore
Oggi, Casorezzo conserva il suo fascino storico e offre agli abitanti e ai visitatori la possibilità di esplorare le sue architetture religiose, come la chiesa di San Giorgio Martire e l’Oratorio di San Salvatore, risalenti a epoche passate ma ancora ricche di fascino e testimonianze artistiche. La prima, eretta nel 1913 e consacrata dall’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, trae origine dal castello di San Giorgio, i cui resti costituiscono il sito su cui sorge l’attuale edificio.
La cappella fu elevata al rango di parrocchia già nel 1398, entrando a far parte della Pieve di Parabiago. La chiesa attuale, costruita in stile neoromanico, presenta tre navate interne e altrettanti altari; oltre all’altare principale, sono presenti un altare dedicato a Sant’Antonio da Padova e un altro alla Madonna della Pace, commissionato durante la prima guerra mondiale.
Tuttavia, ciò che salta subito all’occhio è il campanile attuale, che contrasta nettamente con lo stile architettonico della chiesa: questo campanile moderno sostituì la struttura precedente nel 1966, a causa dei problemi strutturali che affliggevano il campanile originario, demolito nel 1960. Contestualmente, fu costruita la nuova casa parrocchiale, inaugurata dall’arcivescovo Colombo nel 1971, in sostituzione dell’edificio precedente in stato di decadimento.
L’Oratorio di San Salvatore è di origine romanica ed è situato nella via omonima. Al suo interno si trovano dei notevoli affreschi risalenti all’IX secolo. Citato da Goffredo da Bussero nel suo Liber Notitiae Sanctorum Mediolani si trova sull’antico sentiero che tutt’oggi porta a Busto Garolfo.
Il paesaggio naturale di Casorezzo è un’altra delle sue attrattive, con parti boschive e agricole inserite nel suggestivo Parco del Roccolo, che rappresenta un’oasi di biodiversità e un luogo ideale per escursioni e passeggiate rigeneranti.
L’economia del comune, storicamente legata all’agricoltura e all’industria tessile, si è evoluta nel tempo, mantenendo comunque un forte legame con il territorio e le sue risorse naturali. Casorezzo è una destinazione affascinante, dove storia, natura ed economia si fondono armoniosamente, offrendo un’esperienza autentica a chiunque decida di visitarlo.