Il lento scorrere dell’Adda accompagna da secoli la vita monastica di questo monastero cinquecentesco. Una cornice naturalistica spettacolare, tra il fiume e le montagne alle spalle, racchiude la storia del Monastero del Lavello, antica, ricca e persino miracolosa. Siamo a Calolziocorte, in provincia di Lecco
Secoli fa in questo punto l’Adda rallentava, permettendo il guado. Ovviamente un guado va controllato così nell’anno mille viene costruito un castello, proprio accanto ad una piccola chiesetta dedicata a San Simplicano, prima di esser intitolata a Santa Maria.
Nel bel mezzo delle lotte comunali, il castello rivestiva una funzione importantissima, tanto che ne paga le conseguenze quando Bernabò Visconti Signore di Milano, ne decide la distruzione. Poco male in realtà, perchè fra i ruderi della fortezza trovano riparo alcuni eremiti.
Uno di essi riceve l’ordine divino di costruire una chiesa più grande nel 1480, quando iniziando i lavori sgorga una fonte. Non una qualsiasi, ma una fonte miracolosa. L’affluenza di fedeli è tale che già nel 1490 la nuova chiesa è pronta e nei decenni successivi viene costruito l’intero monastero e solo un secolo più tardi, la chiesa viene ingrandita.
I Lanzichenecchi fanno molti danni, ma la comunità si riprende, almeno fino alla peste che affossa il santuario. La comunità fatica a riprendersi, ma riesce di nuovo a prosperare ai piedi del fiume, isolata dal mondo, fino alla definitiva soppressione del 1772.
Abbandono e guerre sono state cancellate dai recenti restauri ed oggi possiamo goderci uno dei posti più belli da scoprire della nostra regione.