Siamo a Gemonio in provincia di Varese davanti alla chiesa di San Pietro.
Ci troviamo di fronte ad una di quelle perle incredibilmente sconosciute, incastonate negli angoli nascosti della Lombardia.
Gemonio, piccolo comune, ne è custode fin dal settimo secolo, anno della costruzione probabilmente al posto di una cappella preesistente. La chiesa di San Pietro è raccolta, anche se non piccolissima, ma certamente si fa riconoscere da lontano grazie al suo campanile inconfondibile, altissimo ed interamente in pietra, di poco successivo alla chiesa stessa.
Fa parte infatti di uno dei tanti ampliamenti che a partire dal nono secolo hanno arricchito la chiesetta del campanile appunto, delle cappelle laterali poi. Curioso che l’altare risalente al 1000 sia decorato con temi mitraici ed il sole delle alpi.
Nel 1600 la chiesa di San Pietro viene usata come lazzaretto, il che costa la mano di calce sugli affreschi. Dopo la peste ed i saccheggi francesi tutto cade in abbandono fino ad inizio ‘900 anche grazie al diretto interessamento del Beltrami e del Moretti che valgono il riconoscimento a Monumento Nazionale ed il restauro negli anni ’30.
All’interno tornano alla luce gli affreschi regalando spettacolo e suggestioni dimenticate. Oggi recuperata, la chiesa di San Pietro offre ai nostri occhi un tesoro d’arte e spiritualità assolutamente da non perdere!