Palazzo Landriani: siamo dalle parti di Brera, nel pieno della vecchia Milano, quella più famosa ed una volta più poetica.
Fondamenta medioevali, il nuovo palazzo forse ha visto lo zampino di Bramante quando ridisegna la residenza per la famiglia Bossi. Un’idea di come si presentasse l’abbiamo allungando l’occhio in via Borgonuovo, dove la fiancata non ha subito grossi rimaneggiamenti. Discorso diverso per la facciata, puntualmente rivista al cambio di proprietà nel 1513.
A comprare sono i Landriani i quali chiamano Cesare Cesariani, un allievo di Bramante appena rientrato a Milano al servizio di Massimiliano Sforza dopo qualche anno in giro per l ‘Italia.
Palazzo Landriani, spaccato rinascimentale
Ridisegna il palazzo e dà vita ad una delle sue opere maggiori decorando una delle sale al pian terreno. Stiamo parlando del ciclo astrologico, una serie di affreschi a tema zodiacale, una moda molto diffusa a fine ‘400 e che a Milano trova altro esempio splendido a Casa Atellani e degli Arazzi Trivulzio.
Uno splendido spaccato della Milano rinascimentale conservato dietro un portone di via Fiori Scuri, insieme al bellissimo cortile anch’esso rinascimentale. La facciata viene nuovamente rivista nel corso del ‘600 quando di casa sono gli Imbonati.
Dopo di loro arrivano anche i Melzi ed infine i Salazar, gli ultimi privati ad abitare il palazzo, ceduto proprio da loro al demanio nel 1880. Dopo l’Accademia Letteraria, dal 1959 ospita l’Istituto Lombardo.