Vanzaghello, situato nell’estremo angolo nord-occidentale della provincia milanese, è un comune con una storia ricca e affascinante. Circondato da paesaggi incantevoli, confina con la provincia di Varese tra le località di Castano Primo, Lonate Pozzolo e Magnago.
Le sue origini risalgono al Medioevo, quando la chiesa del borgo apparteneva alla Pieve di Dairago, sotto il contado della Burgaria. Si suppone che il nome del comune derivi dalla famiglia Venzaghi di Busto, che in epoca feudale entrò in possesso di diversi terreni ubicati nella zona.
Nel XV secolo Vanzaghello insieme a Bienate, Magnago, Sant’Antonino, Tornavento e Tinella erano riuniti sotto un’unica grande parrocchia, chiamata Parrocchia di San Michele di Magnago.
Nel 1551 il comune si staccò da questa corporazione religiosa e si rese autonomo. L’indipendenza amministrativa venne raggiunta due secoli più tardi, quando la famiglia Della Croce, feudataria del borgo, si estinse.
Tuttavia, il percorso di autonomia di Vanzaghello fu accidentato: nel 1809, sotto Napoleone, il comune venne soppresso e unito a Magnago per scarsa densità di popolazione. Con gli austriaci la situazione tornò come prima ma nuovamente, nel 1869, Vittorio Emanuele II decise per la sua soppressione. Finalmente nel 1968, Vanzaghello riconquistò la sua indipendenza da Magnago, divenendo un comune autonomo.
Vanzaghello, una gemma nascosta della provincia milanese
L’edificio religioso più antico del comune è la chiesa di San Rocco situata in via Alessandro Manzoni. Viene menzionata durante la visita pastorale compiuta da San Carlo Borromeo nel 1570. A pianta rettangolare conserva una pala cinquecentesca raffigurante la Madonna col Bambino, insieme ai Santi Rocco e Sebastiano.
In via Madonna della Neve si trova il Santuario conosciuto come la Madonna in Campagna risalente al 1666, caratterizzato da una copertura a volta e da un piccolo pronao. All’interno l’abside è affrescata con una Madonna in trono col Bambino sulle ginocchia.
La parrocchia si trova invece in via Roma e la sua costruzione è di epoca più recente. Iniziata nel 1730 venne ultimata, dopo diverse interruzioni, nel 1895. Recentemente è andata incontro ad un restauro che ha interessato anche l’Ottocentesco organo Bernasconi.
Il territorio di Vanzaghello è attraversato dal torrente Arnetta e fa parte del Parco naturale lombardo della Valle del Ticino, offrendo un ambiente naturale straordinario che contribuisce alla biodiversità della zona.
Dal punto di vista amministrativo, Vanzaghello ha conosciuto una serie di amministrazioni, con varie coalizioni politiche che si sono avvicendate nel corso degli anni. Negli ultimi decenni, è emerso un interesse crescente per il risparmio energetico e idrico, con l’adozione di regolamenti edilizi mirati a promuovere la sostenibilità.
L’economia di Vanzaghello ha subito diverse trasformazioni nel corso del tempo. Da un’origine prevalentemente agricola, ha conosciuto un periodo di industrializzazione con il “Cotonificio Valle Ticino” del Conte Treccani. Tuttavia, la crisi del tessile ha portato a una diversificazione verso settori come l’artigianato tessile, la maglieria e l’industria meccanica. Negli ultimi anni, l’accento è stato posto sui servizi e su un numero limitato di industrie.
Vanzaghello è una gemma nascosta della provincia milanese, pronta ad incantare chiunque vi passi attraverso.