domenica,24 Novembre,2024
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Santa Maria al Paradiso e la festa del “Tredesin de Marz”

Santa Maria al Paradiso è una chiesa neobarocca situata in corso di Porta Vigentina a poca distanza dalla fermata della metropolitana Crocetta.

La facciata ottocentesca è frutto di un rifacimento eseguito dall’architetto Ernesto Pirovano nel 1897. Le origini della chiesa sono molto più antiche, risalgono al 27 giugno 1590, quando l’arcivescovo di Milano Gaspare Visconti pose la prima pietra.

Venne progettata come chiesa conventuale dall’architetto Martino Bassi ed ospitò i frati del Terzo Ordine Regolare di San Francesco.Nel 1783 la chiesa passò all’Ordine dei Serviti che la arricchirono di preziose opere.

Osservando la facciata vediamo che è suddivisa in due ordini sovrapposti: nella parte inferiore si trova il portale principale sormontato da un mosaico raffigurante Gesù Bambino, Maria e Giuseppe, mentre ai lati, sui due portali più bassi, sono posti i bassorilievi delle Nozze della Vergine e della Natività di Gesù eseguiti da Ernesto Pirovano.

santa maria al paradiso
santa maria al paradiso

Nell’ordine superiore si aprono tre finestroni, di cui il centrale a serliana. Lateralmente sono collocate le statue di due angeli. Nella parte retrostante si erge il campanile in mattoni con la cella campanaria rivestita di intonaco bianco.

Santa Maria al Paradiso e il Tredesin de Marz

L’edificio è a navata unica, presenta quattro cappelle per lato, ha un’abside semicircolare ed una volta a botte. Nel pavimento della navata si trova una pietra forata e rotonda, di origine celtica, con incisi tredici raggi. Secondo la tradizione si tratta del basamento su cui l’evangelizzatore San Barnaba pose la sua croce, quando giunse a Milano il 13 marzo del 51 d.C. Legata a questo evento è la festa del “Tredesin de Marz” ancora viva nel quartiere.

santa maria al paradiso
santa maria al paradiso

Le cappelle laterali custodiscono tele ed affreschi del Cinquecento e Seicento lombardo. Nell’abside semicircolare si trova un coro ligneo intagliato, risalente alla fine del XVI secolo. Sulla destra del presbiterio è collocato l’organo a canne a trasmissione meccanica, costruito da Antonio Brunelli nel 1827.


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