Siamo in centro, in via Soncino, a pochi passi da via Torino, di fronte a Palazzo Stampa di Soncino la cui facciata, opera di Luigi Franchi, risale al XIX secolo.
L’edificio ha origini più antiche ed è frutto di progressive addizioni di strutture medievali. Fu Cristoforo Lombardo, detto il Lombardino, ad eseguire, nella prima metà del XVI secolo, una radicale riorganizzazione del palazzo per volere del proprietario, Massimiliano Stampa, marchese di Soncino.
Palazzo Stampa di Soncino
Il nobile venne premiato da Carlo V con il castello di Soncino ed il blasone per aver consegnato all’imperatore il Castello Sforzesco, dopo la morte di Francesco II Sforza. Il marchese omaggiò Carlo V facendo erigere una torre nella sua residenza milanese recante sulla sommità il simbolo ed il motto di Carlo Quinto, ossia le colonne d’Ercole che sostengono un globo su cui è posta l’aquila bicipite e la scritta “Plus Ultra”. Sulla torre è presente anche l’arma degli Stampa con l’aquila e il mastio merlato.
Verso la fine dell’Ottocento, con la rettificazione di via Torino, Palazzo Stampa di Soncino subì importanti modifiche e ridimensionamenti con la creazione di via Soncino che venne aperta dove c’era il grande cortile ad esedra e il giardino patrizio. Proprio durante questo lavori venne progettata la facciata rivolta verso via Torino, decorata la torre con modanature in cotto e furono intonacate le facciate esterne.
Nel cortile dell’edificio ad angolo con via Torino, ad una profondità di 2,50 metri, venne invece scoperto un pavimento a mosaico di epoca romana.
Palazzo Stampa di Soncino comprende al suo interno quattro cortili di cui il più grande è costituito da portici con archi a tutto sesto e colonne tuscaniche. L’edificio è privato ed è sotto il vincolo della Soprintendenza da più di un secolo. Risale infatti al 1911 il decreto che stabilì tale protezione.