venerdì,22 Novembre,2024
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Terre di Città, un progetto di conversione agricola a nord ovest di Milano

Terre di Città è il primo progetto pronto di conversione agricola, ideato dal CFU, il Centro di forestazione urbana che ha realizzato il Boscoincittà e lo gestisce.

Il Comune di Milano ha appena approvato le linee di indirizzo per la valorizzazione delle aree agricole a Trenno acquisite nel 2019.

Si tratta di 53 ettari di campi situati tra il Parco di Trenno, l’abitato della frazione di Trenno e il Boscoincittà, attraversati dal deviatore Olona, dai fontanili e dai canali irrigui.

L’idea del comune è quella di raddoppiare la superficie dell’area, includendo gli ettari di proprietà dei privati, per sviluppare un sistema agricolo periurbano sostenibile, caratterizzato da una produzione agricola biologica e dalla valorizzazione paesaggistica, ecologica ed ambientale.

Tale destinazione porterebbe ad alcuni benefici: diventerebbe fruibile a tutti, con la sua sistemazione e la creazione di sentieri e piste ciclabili e creerebbe occupazione, con la realizzazione di filiere per la coltivazione di prodotti diversificati e di qualità a chilometro zero.

Terre di Città prevede la conversione dell’attuale coltura in prevalenza di riso in agricoltura biologica. Il progetto include la creazione di due aree, una di 80 ettari, adibita alla coltivazione di cereali e foraggio e l’altra di 16 ettari, destinata alla coltivazione orto-floro-frutticola. I 4-5 ettari restanti sono invece destinati all’incremento delle aree di natura.

Terre di Città
Terre di Città

Terre di Città, conversione agricola a nord ovest

Lo scopo del progetto di Terre in Città è quello di avere un’agricoltura sostenibile e biologica e di favorire la promozione dell’imprenditoria giovanile.

L’ambientalista Enrico Fedrighini, parlando del progetto, dice “E’ una scelta strategica fondamentale non solo per l’agricoltura, ma per l’intero ecosistema milanese, integrando economia urbana e sostenibilità ambientale nella produzione primaria. L’agroecologia urbana significa nuova occupazione, preservare la fertilità dei terreni e il sistema idrografico milanese, tutela della biodiversità e della salute, produzione alimentare di prossimità, pratiche di economia circolare, integrazione dell’attività agricola con il sistema dei parchi metropolitani”.

Questo è il progetto del CFU che verrà esaminato dalla giunta comunale insieme agli altri presentati quando verrà indetta la gara per l’assegnazione. Attendiamo gli sviluppi.

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