Una centrale nucleare a Baggio: questa la boutade (?) di un paio di giorni fa espressa da Matteo Salvini durante il convegno dei Giovani industriali.
Detta così fa un certo effetto: che il mondo sia pieno di centrali nucleari e che quelle di ultima generazione possano garantire un livello di sicurezza molto alto, non devo dirlo io ovviamente, ma sembrerebbe che sia proprio così.
Se personalmente non sono contro il nucleare per partito preso, ho maggiore fiducia ed interesse verso tutte quelle forme che sfruttano le energie rinnovabili quali sole, vento ed acqua.
Centrale nucleare a Baggio: la vorreste?
Certo è che non posso fare l’errore comune di essere a favore ma “solo” se non è nel mio orticello. E Baggio è dietro casa. Poi per carità: poco cambieremmo in caso di problema, se la centrale nucleare a Baggio venisse rimpiazzata dalla centrale nucleare a Lambrate.
Devo però dire che questa idea, che a mio modesto avviso rimarrà tale e finirà presto nel dimenticatoio, mi ha fatto riflettere non poco soprattutto sul tema della poca, pochissima informazione che argomenti come questi dovrebbero invece suscitare. E che dovremmo richiedere, cercare ed avere.
E’ fin troppo facile, di esempi negli ultimi 10 anni ce ne sono a bizzeffe, trincerarsi dietro le campagne “No tutto“. No perchè? Quali sono le argomentazioni, i motivi? Posso anche essere d’accordo su alcuni “no” ma vorrei saperne i motivi e le ragioni che spingono così tanti a schierarsi in questo modo.
Di idee ne possiamo sentire tante. Dalla centrale nucleare a Baggio, ai Baobab in piazza Duomo ed una sfinge al Castello, passando dalle vie d’acqua, alla riapertura dei navigli, ai mondiali di ping pong nel 2030. Ma è il confronto tra chi vede bianco e chi vede nero che manca. E per confronto non intendo un mandarsi a quale paese tanto per, ma un momento per valutare, approfondire.