Il 6 luglio 2022 Salmo ha suonato a San Siro. Questo evento mi ha portato a pensare.
Ci sono cose che si capiscono per caso. Poi ti rendi conto e ci pensi.
Ho sempre cercato, e cerco tutt’ora, di tenermi aggiornato il più possibile su tutto quello che è “nuovo”: dalla tecnologia in poi leggo, mi informo, provo. Insomma, cerco di capire.
Chiaramente ci sono argomenti sui quali, magari per la mancanza di passione ed interesse, faccio più fatica. Il calcio è una di queste: non saprei dire la formazione di una delle due squadre di Milano, senza mettere dentro il nome di un calciatore che ha smesso almeno da 20 anni.
Stamattina mi sono accorto che c’è un altro argomento che ormai ho “perso” e che allo stesso tempo mi crea delle domande.
Ieri sera un amico mi ha chiesto se sapessi ci suonava allo stadio. Ho risposto di no, ma che ci fosse qualcuno era evidente dalla gente che si dirigeva verso San Siro. Al mio no, mi dice che ha sentito una cosa tipo “SIMON”. Provo a cercare velocemente su google “simon a san siro”, ma le risposte erano solo calcistiche. Abbandoniamo il discorso..
Stamattina apro il computer e vedo la foto di qualcuno che ieri era allo stadio: Salmo sul palco.
Questa notizia mi ha portato a capire che sono, dal punto di vista musicale, fuori dal mondo: non conosco le nuove leve, i nuovi cantanti e sicuramente i nuovi generi.
Salmo a San Siro: sono fuori dal tempo
Con tutto il rispetto per Salmo, io non so chi sia. E davvero, non mi capacito del fatto che possa aver suonato allo stadio. Sarà certamente bravissimo, non lo metto in discussione, ma a San Siro hanno suonato Bob Marley, U2, Madonna, The Boss…
Sono certo del fatto che sia io a non capire. Ad essere, per citare i Bluvertigo (che a San Siro non hanno suonato), fuori dal tempo. Non posso pensare e non voglio, che… no, lasciamo perdere.