Il 10 marzo scorso è uscito per Le Stanze Dischi “Ginko”, il nuovo singolo dei Megattera, coppia musicale e di vita composta da Marianna (voce) e Maurizio (chitarra).
Dopo “Whale”, singolo d’esordio pubblicato nell’estate del 2022, i Megattera tornano con un brano che sottolinea la complessità e la ricchezza che appartengono a ogni essere umano. Ciascuno di noi è “uno e doppio” (nelle parole di una poesia di Goethe) come la foglia del Ginko, un fossile vivente che è la dimostrazione che non è sempre necessario chiedersi se “è così che si fa”.
Abbiamo fatto una chiacchierata con Marianna, che ci ha accompagnati a ritroso nel tempo per riscoprire le radici di questo interessante progetto attraverso 4 luoghi di Milano.
I Megattera attraverso 4 luoghi di Milano
Io e Maurizio ci siamo conosciuti a Milano. Con la nostra città abbiamo sempre avuto un rapporto di amore/odio. Ci si lascia e ci si prende. È una città ricca di stimoli e di creatività, piena di continue novità e per questo, lavorativamente, è sempre un’opportunità gravitarci intorno. È anche una città frenetica e caotica, dove è difficile staccare e non fare nulla.
Via Grazioli 46
Questo è stato il mio indirizzo nella mia vita precedente. Ho abitato qui per quasi 4 anni, in un piccolo loft in una zona industriale con il mio compagno di allora. La musica era solo una delle mie attività, e nemmeno la principale. Vivevo una vita che adesso mi sembra lontana e avvolta dalla nebbia, non riesco quasi a distinguerne bene i contorni.
In quel periodo non sono stata molto felice. Non mi sentivo me stessa e, nel corso del tempo, ho rinunciato a tutto quello che mi faceva stare bene. Mi sono persa e ho dovuto toccare il fondo per capire che avrei dovuto fare una scelta radicale per uscire dal torpore nel quale mi trovavo. E, alla fine, l’ho fatta. Un giorno mi sono alzata e ho preso la decisione di darmi la possibilità di essere di nuovo felice e di costruirmi una vita che mi rappresentasse. Ringrazio ogni giorno di aver preso quella decisione, perché mi ha portato a essere quella che sono e a vivere la vita che mi sono costruita.
Una sala prove in zona Bovisa
All’epoca in cui abitavo a Milano, un bassista che conoscevamo ha chiamato mia sorella per cantare come voce principale in una band funk-soul. Io mi sono accodata come corista. Sulle prime eravamo due voci, batteria, basso e tastiera. Ci mancava una chitarra.
Così il bassista ha messo un annuncio su Mercatino Musicale e abbiamo fatto dei provini in una sala prove vicino a dove abitavo all’epoca, in zona Bovisa. Tra i chitarristi che si sono presentati c’era Maurizio. Non aveva studiato granché i pezzi, ma era molto bravo e ci ha colpito anche per la sua simpatia. La band, poi, non è andata molto lontano: non siamo mai riusciti a fare una data dal vivo. Con Maurizio, però, abbiamo continuato a sentirci e ci siamo detti che sarebbe stato bello mettere su una formazione più piccola, magari un duo. Il resto è storia!
Orto botanico di Brera
Quando stavo scrivendo la tesi del corso di laurea in lingue (frequentato alla Statale), mi sono trovata spesso a dover consultare testi alla Braidense. Nelle pause pranzo, per scuotermi via dai vestiti e dal cervello la polvere dei volumi che si accumulavano sul mio tavolo, mi andavo a rifugiare nell’Orto Botanico di Brera.
Ho un debole per gli orti botanici. Entrarci – soprattutto quando si trovano in una grande città come Milano – mi dà sempre la sensazione di trovarmi in un’oasi naturale. Come se il caos, i clacson, il rumore dei tram fosse a chilometri di distanza. Si entra in una dimensione naturalmente costruita dall’uomo, ma dove le piante trovano il modo di raggiungerci e “parlarci”. Mi ha sempre affascinato l’idea di aggirarmi tra piante e fiori originari di altri luoghi. Leggere cartelli con nomi esotici (che dimentico un attimo dopo averli letti…) e descrizioni scientifiche. È un piccolo microcosmo indipendente. È come un dilatarsi e contrarsi dello spazio al medesimo tempo. Adoro questa dimensione.
Porta Ticinese/Colonne di San Lorenzo
Uno dei quartieri che preferiamo di Milano. Quando abbiamo voglia di immergerci nell’atmosfera milanese, veniamo a passeggiare qui. Scendiamo a Duomo, dalla parte di via Torino e ci facciamo a piedi il tragitto fino alle Colonne. Una volta la tappa obbligata era la FNAC di via Torino, dove ascoltare nuova musica e comprare CD e libri. Quella di Porta Ticinese è una zona un po’ underground della città, piena di locali e street art. Ci sono piccole botteghe e librerie deliziose dove si può anche sorseggiare un caffè, tanti locali e scorci inattesi. L’amore per certi luoghi si fa fatica a spiegarlo. Si sperimenta camminandoci e perdendosi felicemente nei suoi labirinti.