venerdì,22 Novembre,2024
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Casa dei Grifi, che gioiello!

La Casa dei Grifi a Milano era la dimora della prestigiosa casata dei Grifi, noti anche come Griffi o Grifo, che operavano come appaltatori della riscossione delle gabelle sotto il dominio degli Sforza.

Originariamente una famiglia mercantile, i Grifi contarono fra i loro membri influenti intellettuali della corte sforzesca, tra cui Leonardo, arcivescovo di Benevento e autore di poemi, e il fratello Ambrogio, archiatra di Ludovico il Moro, il cui sepolcro è custodito nella cappella di San Pietro in Gessate.

La costruzione del palazzo iniziò alla fine del Quattrocento e fu completata nel secolo successivo, caratterizzandosi per lo stile post-bramantesco. Nel corso dei secoli, l’edificio ha vissuto diverse vicissitudini, tra cui essere adibito nell’Ottocento all’Albergo Gran Parigi, punto di partenza della diligenza per Pavia. Nonostante le trasformazioni, conserva uno dei cortili rinascimentali meglio conservati di Milano.

Casa dei Grifi, che gioiello!

Il cortile rettangolare presenta un portico su tre lati, con arcate a tutto sesto in cotto sostenute da colonne in granito, adornate con capitelli compositi e stemmi dei Grifi raffiguranti un grifo rampante. Le volte a vela sono decorate con grottesche su fondo blu, mentre tra gli archi sono inseriti medaglioni raffiguranti imperatori e condottieri, e teste leonine. Soluzioni angolari originali includono teste a tutto tondo, forse opera della bottega di Benedetto Briosco.

Oggi la Casa dei Grifi è un palazzo residenziale che conserva il suo fascino storico, rimanendo un esempio di grande qualità architettonica e testimonianza delle influenze artistiche e culturali che hanno caratterizzato la Milano rinascimentale e post-bramantesca.

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