Caio, il secondo. Forse. vale la pena di ripetere che sto raccontando cose di quasi 2000 anni fa e che gli storici hanno qualche dubbio. Ad ogni buon conto, come detto, rispettiamo quanto riportato sulla targa nel Duomo di Milano.
Leggenda narra, e lo dice la Datiana historia nel XI secolo, che Caio sarebbe (anche lui= discepolo di San Barnaba e restò vescovo di Milano per 22 anni. A lui vengono attribuite tante conversioni tra cui San Vitale e la consorte Valeria, famosi più che altro per i due figli, Gervasio e Protasio.
Viene anche citato un tentativo di viaggio di Caio in quel di Roma: non ci arrivò mai perchè lungo il cammino intuì che gli apostoli che voleva incontrare Pietro e Paolo, erano morti.
Caio e le conversioni famose
Dovrebbe essere porto il 31 dicembre e le sui spoglie vennero sepolte nel giardino di tal Filippo, convertito pure lui dal buon Caio. Due parole su Filippo: si nomina servus Christi e a lui sono intitolati i più antichi nuclei di vita cristiana a Milano, come l’hortus Philippi e la domus Philippi.
E questa è una storia…l’altra dice che Caio morì il 26 settembre e quindi sepolto in San Babila oppure in San Nebore (demolita!)
Il Liber notitiae sanctorum Mediolani dice invece che la morte di Caio avviene il 27 settembre.
San Carlo Borromeo nel 1571 si occupò delle reliquie di Caio che oggi riposano in Sant’Ambrogio.
Caio, il secondo vescovo di Milano: successore di Anatolone. Sul calendario: 27 settembre