venerdì,22 Novembre,2024
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Palazzo Brentani quanta storia qui!

Conosciuto storicamente come Ca’ Brentana, palazzo Brentani condivide via Manzoni con il più famoso palazzo Poldi-Pezzoli.

Il palazzo così come lo vediamo è il risultato della ristrutturazione completata nel 1829. La firma del progetto non è una affatto una qualsiasi. Il padre di questo palazzo è Luigi Canonica, una firma molto comune a Milano quando si parla di eccellenze architettoniche.

Ovviamente, lo si nota subito dalla facciata, misurata ed ingentilita da tondi scultorei, ricordo e citazione del puro rinascimento. Nei tondi troviamo ritratti i grandi uomini italiani, da Leonardo ad Alessandro Volta.

Altrettanto ovvio è il balcone centrale. Palazzo Brentani come ogni palazzo nobiliare affacciato sui viali principali, era dotato di questo balcone proprio sopra il portone d’accesso. Era un obbligo perchè bisognava assistere a parate e alle sfilate d’ogni sorta. Insomma, la mondanità era anche un dovere.

Palazzo Brentani quanta storia qui!

Lo citiamo con insistenza perchè questo balcone è anche protagonista del risorgimento italiano. Siamo nel 1848, precisamente il 4 agosto. Dopo la battaglia di Custoza Re Carlo Alberto è sconfitto ed in ritirata e si appresta a concedere l’armistizio agli austriaci. Questo aprirà le porte al ritorno degli Asburgo a Milano.

C’è poco da esser felici in città, così quando si sparge la voce che il Re sabaudo ha preso alloggio qui a Palazzo Brentani, mezza Milano corre a protestare sotto le finestre di via Manzoni. La situazione è rischiosa, tanto da consigliare a Carlo Alberto di affacciarsi sul balcone centrale, nel tentativo di placar la folla. Pessima scelta. Gli sibila accanto un colpo di fucile che lo manca per un soffio. Il resto è storia.

Restaurato di nuovo nel 1935 oggi è a disposizione della città, entrato a far parte del percorso museale delle Gallerie d’Italia, nuovo vanto Milanese. Anche dove non te l’aspetti, c’è sempre la storia che si affaccia.

Ecco perchè amiamo Milano.

A tal proposito

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