Palazzo Fidia: “sarabanda sfrenata”,”jazz architettonico”, “sonoro ceffone a tutti i bigotti della tradizione”; questi alcuni dei commenti della critica quando venne costruito.
Siamo agli inizi del secolo scorso, per la precisione nel 1929, anno di inizio lavori. La zona è quella alle spalle di corso Venezia, in via Malegari.
Palazzo Fidia, jazz architettonico
L’ideatore, l’architetto Aldo Andrani, aveva in mente di costruire un palazzo il cui stile fosse a metà tra l’art déco e l’eclettismo. Ci riuscì?
Basta vederlo anche solo in foto (ma noi vi consigliamo di passare in zona e fermarmi lì sotto): otto piani quasi completamente ricoperti di mattoni ( il nostro mattone lombardo) pochi elementi decorativi e quelle bow-window in cemento che catturano subito l’attenzione. Questo è Palazzo Fidia.
Inutile negarlo: guardandolo dà un’idea di disordine, quasi di confusione. Ma a dispetto di un secolo fa, si rimane a guardarlo anche con ammirazione, pensando che qualcuno osò tanto all’epoca.
Non dimentichiamoci infatti che se la critica lo ridicolizzò, il popolo non lo apprezzò particolarmente.
Oggi è sicuramente entrato di diritto tra le costruzioni più strane, bizzarre ma anche interessanti di Milano. Non vi resta quindi che passare da queste parti e cercare (lo troverete subito) Palazzo Fidia!