I turisti non conoscono queste bellezze: noi invece che a Milano ci abitiamo sì. Anzi, forse.
Per chi avesse voglia di fare quattro passi, fuori dalla Milano turistica, ma non per questo meno interessante dal punto di vista artistico e storico, ecco un’idea a nostro avviso davvero interessante.
Agevoliamo l’arrivo al punto di partenza con la metropolitana: chi non fosse in zona può scendere alla fermata della linea 3, Repubblica. Da qui imboccate viale Tunisia. Buttate sempre l’occhio di qua e di là e, tranne quando attraversate la strada, ricordate di guardare anche verso l’alto.
Una prima tappa è la piscina Cozzi: non potete non notarla, sul lato destro della strada se avete le ex Varesine alle vostre spalle. E’ una struttura che ha davvero tanta storia e tanti primati ed ancora oggi è un punto di riferimento per i milanesi che vogliono nuotare. Ma se non avete intenzione di fare un tuffo, ammirare la struttura da fuori è certamente interessante.
Prendete ora via Lazzaretto, passate l’incrocio con via San Gregorio ed entrate in via Settembrini: qui davvero non perdete l’occasione di ammirare i tanti, tantissimi palazzi che arricchiscono questa strada. Sono davvero molto belli e particolari e camminando potete notare i tanti dettagli che li rendono così speciali.
A questo punto potete continuare sulla via Settembrini, girare a destra in via Boscovich ed ancora a destra in via Settala (sempre guardandovi attorno: tante le cose da vedere) altrimenti potete tornare indietro e riprendere la via San Gregorio: pochi passi ed ecco la chiesa di San Gregorio Magno.
E’ una costruzione tutto sommato recente (inizi ‘900), ma la cosa che deve farvi pensare è che la strada che avete fatto per arrivare fino a qui, un paio di secoli fa era un cimitero (ricordate che non siamo poi così distanti dal Lazzaretto): detto anche Foppone di San Gregorio o anche di Porta Orientale, era uno dei cinque cimiteri cittadini. Venne chiuso con l’apertura del Monumentale.
Fuori dalla chiesa, come sempre non dimenticate di guardare i palazzi: anche in questa via potreste sorprendervi. Riprendete quindi via Settala fino all’incrocio con viale Tunisia: girate a sinistra, pochi passi ed eccoci davanti alla chiesa di San Carlo al Lazzaretto.
Qui la storia è davvero tanta: vi basti pensare che questa minuscola chiesa fu voluta da San Carlo Borromeo e costruita sul finire del 1500.