A Pagano almeno una volta tutti siamo scesi: è il punto dove la linea 1 si divide in due tronconi, uno per Bisceglie, l’altro per Rho.
Ma ovviamente anche Pagano era una persona: Francesco Mario il suo nome completo, anche se sulle targhe si usa quasi sempre solo Mario.
Nato a Brienza sul finire del 1748 è ricordato come giurista, ma anche politico, filosofo e drammaturgo. Quel che è certo è che è stato uno dei più grandi esponenti dell’illuminismo italiano e, se proprio vogliamo dirla tutta, fu tra i primi a parlare di quella corrente chiamata positivismo.
Fondamentale il suo ruolo nella Repubblica Partenopea: grande oratore, sapeva coinvolgere il pubblico in modo unico, arricchendo i suoi discorsi con citazioni filosofiche tanto da essere soprannominato il Platone di Napoli.
Nella Costituzione Napoletana del 1799 Mario Pagano scrisse: «La libertà è la facoltà dell’Uomo di valersi di tutte le sue forze morali e fisiche come gli piace, colla sola limitazione di non impedir agli altri di far lo stesso.»