Infinito Leopardi

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Infinito Leopardi
Infinito Leopardi

Infinito Leopardi: no, non è solo il titolo della lirica più famosa, L’infinito, ma anche un modo di celebrare il grande poeta.

 

Per essere chiaro e soprattutto sincero: Giacomo Leopardi fino ai 15/16 anni l’ho odiato. Ma tanto. Non capivo per quale stramaledetto motivo dovessi studiare le opere e la vita di un personaggio del genere. Con tutto quello che avevo di meglio da fare!

Ah, beata ignoranza. Per fortuna poi Leopardi, ma anche tanti suoi illustri colleghi, dal Boccaccio al Petrarca al nostro buon Alessandro Manzoni, sono rientrati nella mia vita per non uscirne più, per fortuna.

Ma si diceva Infinito Leopardi: ebbene sono passati 200 anni dalla composizione de L’Infinito e la nostra città doverosamente rende omaggio a Giacomo Leopardi con una serie di incontri ed una mostra, «Giacomo Leopardi. Infinito Incanto»

L’inaugurazione è oggi venerdì 8 novembre a Palazzo Sormani, ma avremo tempo fino a febbraio 2020 per poterla visitare.

Se vi state domandando come mai a Milano, è presto detto: L’Infinito venne stampato sulla rivista Il Nuovo Ricoglitore, edita da Antonio Stella proprio qui da noi. Inoltre proprio la biblioteca Sormani possiede edizioni originali di opere del poeta ed una ricca saggistica.

Occasione unica per conoscere meglio Giacomo Leopardi e per quanto mi riguarda, chiedere scusa per gli accidenti che gli ho mandato tanti anni fa.