Cinisello Balsamo è il terzo comune per numero di abitanti nella città metropolitana di Milano. Collocato nell’area a nord della città, ai margini meridionali della Brianza, questo comune ha origini antiche che risalgono all’epoca delle legioni romane, oltre 2000 anni fa. Originariamente diviso in due comuni distinti, Cinisello e Balsamo furono uniti nel 1928, formando un unico grande comune che oggi conta circa 74.700 abitanti.
La storia di Cinisello e Balsamo è ricca di episodi significativi. Nel 1781, un censimento rivelava che i due villaggi possedevano vaste aree boschive. Il toponimo “Cinisello” deriva probabilmente da “Cinis Aelli,” in riferimento a una famiglia romana. “Balsamo“, invece, potrebbe derivare da una nobile famiglia milanese del X secolo.
Durante l’età napoleonica, Cinisello e Balsamo furono brevemente uniti, ma l’autonomia municipale fu ripristinata con il ritorno degli Asburgo. L’unione definitiva avvenne nel 1928, promossa dal regime fascista. Nonostante iniziali tensioni, l’unificazione portò a un miglioramento delle condizioni sociali ed economiche dei due borghi.
Negli anni cinquanta, l’immigrazione massiccia dovuta alla vicinanza con le industrie milanesi cambiò radicalmente il territorio. Le vecchie costruzioni rurali lasciarono spazio a nuovi edifici. Il picco di popolazione si raggiunse nel 1981 con oltre 80.000 abitanti. Negli anni novanta, Cinisello Balsamo intraprese un processo di riqualificazione, rinnovando aree come Piazza Gramsci e Piazza Soncino, e restaurando la Villa di Breme Gualdoni Forno, ora sede dell’Università Bicocca di Milano.
Cinisello Balsamo, uno scrigno di tesori
Cinisello Balsamo conserva importanti testimonianze del suo passato. Le sue architetture storiche, soprattutto le eleganti ville, offrono uno sguardo significativo sulla vita e le abitudini della nobiltà locale tra il XVII e il XVIII secolo.
Tra queste spicca Villa Ghirlanda Silva, una delle ville di delizia posizionata alle spalle della chiesa di Sant’Ambrogio e accanto a Villa Suigo Caorsi Spreafico. Eretta nel 1660 e più volte rimaneggiata, fu la dimora dei conti Donato II ed Ercole Silva.
Il suo parco, curato personalmente da Ercole Silva, fu il primo giardino all’inglese realizzato in Italia. La villa è stata di proprietà comunale dal 1974 e fino al 2012 ha ospitato la biblioteca civica. Dal 2005, nelle sue ali meridionali, si trova il Museo di Fotografia Contemporanea. Il parco della villa è aperto al pubblico. Oltre a Villa Ghirlanda Silva, altre cinque ville sopravvivono nel territorio, sebbene molte abbiano perso gran parte delle loro caratteristiche architettoniche e artistiche originali.
Villa Ferrari Casnedi Casati Stampa di Soncino, situata in piazza Soncino a Balsamo, fu costruita tra il 1590 e il 1608. Originariamente ai margini dell’abitato, oggi si trova in una posizione centrale. Nel secondo dopoguerra, i Padri Paolini vi hanno insediato un seminario; attualmente ospita la Società San Paolo. Il giardino alla francese della villa, compromesso da successive edificazioni, è stato recentemente restaurato.
In via Martinelli a Balsamo si trova Villa Di Breme Gualdoni Forno, edificata verso la fine del XVIII secolo. Rinnovata tra il 1808 e il 1814 dal marchese Ludovico Giuseppe Arborio Gattinara di Breme, la villa è stata acquistata dal Comune nel 1999 e ora ospita una sede distaccata dell’Università della Bicocca. Il suo giardino all’inglese, ridimensionato, è oggi un parco pubblico.
Villa Arconati Visconti Arese, situata in piazza Gramsci, risale invece alla fine del XVII e all’inizio del XVIII secolo. Acquistata nel dopoguerra dalla cooperativa La Nostra Casa, oggi è utilizzata per scopi commerciali, residenziali e culturali. Del complesso originale, conserva solo il cortile d’onore, mentre il giardino è stato occupato da nuovi edifici.
Villa Suigo Caorsi Spreafico, situata in via Sant’Ambrogio, risale alla prima metà del XVII secolo. Variamente rimaneggiata, conserva al suo interno un pregevole scalone d’onore del primo Settecento. Dal dopoguerra ospita l’oratorio San Luigi. Del suo parco originale sopravvive solo una porzione ridotta. Infine Villa Pallavicini Mantovani, situata a Robecco (Balsamo) vicino alla statale 36, fu costruita nel Settecento in stile barocco. Attualmente ristrutturata per uso residenziale, ha perso le sue caratteristiche originali e il giardino storico.
Cinisello Balsamo offre altri punti di interesse storico e culturale: la chiesa di Sant’Ambrogio e il Santuario di San Martino a Balsamo ne sono un esempio. La chiesa di Sant’Ambrogio, dedicata al patrono e protettore di Cinisello, è stata costruita nel XVI secolo ed è la principale chiesa cittadina.
La sua storia è segnata da numerosi rifacimenti e l’aspetto attuale è frutto dei lavori effettuati negli anni sessanta sotto la guida di don Massimo Pecora, che aggiunse le due ali laterali al corpo centrale originario e rinnovò completamente gli interni. Il comune ospita altre chiese, tra cui la storica chiesetta di Sant’Eusebio, risalente presumibilmente al X-XI secolo, e la chiesa di San Giuseppe a Borgo Misto. Ogni parrocchia dispone di un oratorio, che funge da centro di aggregazione per la comunità.
Dal 1974, Cinisello Balsamo vanta il parco di Villa Ghirlanda Silva, situato nel centro della città. Questo parco è diventato un elemento consolidato nella vita degli abitanti, affiancato da diverse aree verdi minori realizzate dagli anni ’80. La città è inoltre incastonata tra due parchi intercomunali: il Parco Nord Milano a sud e il Parco del Grugnotorto a nord. Quest’ultimo, pur non essendo un vero e proprio parco, conserva le ultime attività agricole della città.
Gli abitanti di Cinisello e Balsamo hanno tradizionalmente usato soprannomi per riferirsi l’un l’altro. I cinisellesi chiamano i balsamesi “gòss” o “òcch“, alludendo a presunti tratti fisici e caratteriali. I balsamesi, invece, chiamano i cinisellesi “pescaluna“, un soprannome legato a una leggenda popolare che descrive un contadino intento a cercare di recuperare la luna riflessa nell’acqua stagnante con un rastrello.
Negli ultimi decenni, Cinisello Balsamo ha continuato a modernizzarsi. L’arrivo della metrotranvia nel 2008 ha migliorato significativamente i collegamenti con Milano, rendendo più agevoli gli spostamenti per i residenti. Il rifacimento della piazza Gramsci, ad opera di Dominique Perrault, ha trasformato questa area in un moderno spazio pedonale.
Cinisello Balsamo continua ad evolversi, mantenendo un equilibrio tra il rispetto per la sua storia e l’innovazione urbanistica. Questo comune, ricco di storia e tradizione, si conferma come uno dei centri più vivaci e dinamici della provincia di Milano.