Cappella della Pietà: chissà perchè abbiamo la sensazione che letto così vi dica poco. Eppure…
Eppure ci sarete passati davanti tante volte e siamo certi che l’avrete anche vista, forse solo ignorando il suo vero nome e chiamandola Sacello di San Satiro
Per accedere alla Cappella della Pietà infatti, dovete prima entrate in San Satiro e arrivati all’altare spostare lo sguardo a sinistra ed arrivare davanti ad una “porta”. Quello che qui potrete vedete è difficile da descrivere a parole, tanta la bellezza, il fascino e l’emozione che riesce a trasmettere.
Cappella della pietà, questa sconosciuta.
Risalente all’anno 800 e ricostruita in parte nel 1400 forse da Bramante o per altri da Bramantino, la Cappella della Pietà nell’Oratorio di Ansperto è un gioiellino di rara bellezza.
Quello che vedrete vi riporterà indietro nel tempo: tre absidi ed accanto all’ingresso l’affresco della Madonna col Bambino, un’opera bizantina del XII secolo. Al centro invece quattro colonne con 4 capitelli diversi che rimandano ad altre colonne lungo le pareti: a prima vista potreste scambiare il tutto per un labirinto.
L’eleganza di questo piccolo spazio è davvero incredibile: sopra l’altare un cotto colorato della Pietà di Agostino Fondulo: 14 figure che sembrano vere.
In seguito a lavori di restauro eseguiti tra il 1939 ed il 1940 sono stati riscoperti dei frammenti di affreschi del IX secolo che oggi possiamo ammirare: vedrete rappresentati dei Santi e due rappresentazioni della Croce.
Se ci pensate bene, qui all’inizio di via Torino tra negozi e locali, la presenza della storia milanese è fortissima: Santa Maria presso San Satiro, una chiesa incredibile non solo per l’illusione ottica del Bramante, cela tesori unici che debbono essere scoperti, conosciuti e divulgati. Fateci caso: una chiesa come questa dovrebbe avere sempre la fila fuori di persone che vogliono entrare… Ce la faremo!