Se c’è un posto a Milano dove l’arte contemporanea dialoga con il passato industriale della città, questo è senza dubbio il Pirelli Hangar Bicocca. Situato nel cuore del quartiere Bicocca, lo spazio espositivo si estende su ben 15.000 metri quadrati di meraviglia, in un ex capannone industriale che ha fatto la storia dell’industria italiana. Qui si respira un’aria di creatività in perfetta armonia con un’eredità architettonica unica.
Entrare al Pirelli Hangar Bicocca è come fare un tuffo nel passato: una volta era parte degli stabilimenti della celebre Società Ernesto Breda, dove si costruivano locomotive e macchinari agricoli. Ora, quelle stesse mura ospitano opere d’arte straordinarie, trasformando lo spazio in un luogo di innovazione artistica senza confini.
Gli edifici di quella che un tempo era una delle più importanti aree produttive del Paese sono stati trasformati, mantenendo però intatte molte delle caratteristiche originali, come i pavimenti in cemento grezzo e i soffitti vertiginosi. Cosa c’è di più affascinante di vedere un pezzo di storia industriale diventare la culla di alcune tra le più grandi opere d’arte contemporanea?
La storia del Pirelli Hangar Bicocca è intrecciata con quella della città stessa. Nel 2004, Pirelli ha acquisito l’ex stabilimento AnsaldoBreda, avviando la sua trasformazione in un centro di esposizioni artistiche di livello mondiale.
Pirelli Hangar Bicocca: un passato da fabbrica, un presente da galleria d’arte
Uno degli highlights più incredibili è l’installazione permanente I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer. Immaginate di trovarti davanti a sette imponenti torri di cemento armato, alte fino a 18 metri, che sembrano sfidare la gravità in un’atmosfera surreale. Queste torri simboleggiano il tentativo dell’uomo di elevarsi, ma allo stesso tempo riflettono la sua sconfitta. È un’opera che non si dimentica facilmente, e che si integra perfettamente con lo spazio delle “Navate”, un’area di 9.500 metri quadrati alta 30 metri. Qui l’arte e l’architettura si fondono in una sinfonia di forme e significati.
Il fascino del Pirelli Hangar Bicocca risiede non solo nelle opere esposte, ma anche nella sua struttura architettonica. Lo spazio è suddiviso in tre aree principali: lo Shed, le Navate e il Cubo, ciascuna con una storia da raccontare. Il Cubo, con il suo soffitto a botte e illuminazione naturale, era un tempo il luogo dove venivano testate le turbine elettriche. Costruito nel 1955, è ora uno spazio espositivo che accoglie le opere più innovative della scena artistica internazionale.
Pirelli Hangar Bicocca: arte gratis per tutti!
Uno degli aspetti che rende Pirelli Hangar Bicocca così amato è l’accesso gratuito a tutte le mostre. Non capita spesso di poter ammirare opere di artisti come Marina Abramović, Alfredo Jaar, Bruce Nauman o Carsten Höller senza dover mettere mano al portafogli. E non parliamo solo di mostre: Pirelli Hangar Bicocca offre un ricco calendario di eventi collaterali e laboratori per bambini, rendendolo uno spazio culturale inclusivo, dove chiunque può entrare in contatto con l’arte contemporanea.
Nonostante la trasformazione in centro artistico, Pirelli Hangar Bicocca non dimentica il suo passato industriale. Il legame con la produzione meccanica e le ferrovie è sempre presente, quasi tangibile, tanto che nel vasto giardino antistante l’ingresso si può ammirare la scultura La Sequenza di Fausto Melotti, opera che sembra dialogare perfettamente con le forme geometriche e solide dell’architettura.
Quindi, se state cercando un’esperienza che mescoli cultura, storia e innovazione, non potete perderti una visita al Pirelli Hangar Bicocca. Con la sua offerta espositiva in continua evoluzione e la sua capacità di stupire con progetti site-specific pensati per interagire con l’unicità del luogo, si conferma una meta imperdibile per chiunque ami l’arte. Pirelli Hangar Bicocca è un must per chi visita Milano.