venerdì,22 Novembre,2024
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Villa Necchi Campiglio: una sinfonia in via Mozart

Villa Necchi Campiglio: siamo in Via Mozart e vogliamo raccontarvi la storia di questa splendida dimora storica che le sorelle Necchi decisero di donare al FAI dopo la loro scomparsa. Da maggio 2008 la Villa è aperta al pubblico.

Si tratta di una casa unifamiliare indipendente e la sua costruzione fu commissionata al grande architetto Piero Portaluppi.

Le sorelle Necchi e Angelo Campiglio, marito di Gigina Necchi, vollero trasferirsi da Pavia a Milano e dopo aver acquistato il terreno nel 1930 vi si stabilirono nel 1935 una volta terminati i lavori di costruzione.

villa necchi campiglio
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Villa Necchi Campiglio, che sinfonia!

Dal 1938 i Necchi Campiglio affidarono all’architetto Buzzi i lavori di sistemazione per l’esterno e il rifacimento dell’arredamento di alcuni locali con ispirazione settecentesca.

Nel giardino venne costruita una grande piscina, la prima su terreno privato realizzata a Milano.

Durante la seconda guerra mondiale la villa venne requisita. Inizialmente diventò la residenza–comando di Alessandro Pavolini, successivamente passò in mano agli inglesi e poi al console dei Paesi Bassi. Solo qualche anno più tardi Villa Necchi Campiglio tornò ai legittimi proprietari.

Qui vennero ospitate personalità di spicco come Enrico d’Assia, scenografo per il Teatro alla Scala, e la principessa Maria Gabriella di Savoia, amica delle sorelle Necchi. Le stanze dove alloggiavano sono note come La Camera del Principe e la Camera della Principessa.

Villa Necchi Campiglio è una meravigliosa opera d’ arte in sé. E’ arricchita da numerosi oggetti di pregio, arredi, sculture, dipinti, in parte provenienti dalle collezioni dei Necchi Campiglio e in parte da altre donazioni e collocati qui dal FAI in seguito all’ acquisizione della proprietà.

Qui si trovano la Collezione Claudia Gian Ferrari e la Collezione Alighiero ed Emilietta de’ Micheli. Purtroppo la raccolta di pezzi di arte novecentesca di Nedda Necchi è andata dispersa in seguito alla sua vendita voluta da Nedda per una buona causa. I proventi furono donati all’istituto dell’amico Umberto Veronesi.

villa necchi campiglio
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