Cassina De’ Pomm è una cascina a corte chiusa che si trova lungo il Naviglio della Martesana in fondo a via Melchiorre Gioia.
L’edificio risale al XV secolo e il suo nome è legato a Francesco Sforza a cui piacque l’idea di coltivare dei frutteti di mele lungo il corso del Naviglio. Cassina de’ Pomm significa cascina delle mele.
Accanto ai frutteti sorse la cascina: la famiglia nobiliare dei Marino acquistò la proprietà che utilizzò come luogo di villeggiatura. Virginia, la figlia di Giovanni Marino, sposò Martino De Leyva. Nel XVI secolo i De Leyva apportarono alcune modifiche costruendo un’ala padronale che permise di avere più spazio durante i periodi di villeggiatura.
Martino e Virginia ebbero una figlia, Marianna che ebbe l’onore di essere di ispirazione ad Alessandro Manzoni per il personaggio della Monaca di Monza de i Promessi Sposi.
Nel XVIII secolo la Cassina De’ Pomm, trovandosi sul percorso principale che da Milano portava a Monza, fu trasformata in albergo. Diventò una stazione di cambio per i cavalli. Qui vennero ospitati nomi illustri come Giuseppe Garibaldi e Napoleone Bonaparte. Ma anche Carlo Porta, Stendhal e Giacomo Casanova che rimasero piacevolmente incantati dalla cascina e la omaggiarono in alcune delle loro opere.
In epoca più recente l’albergo venne trasformato in osteria. A partire dal 1970 la Cassina De’ Pomm diventò un ristorante conosciuto e frequentato da personaggi dello spettacolo ed esponenti politici. Oggi il ristorante è stato chiuso e nella cascina è rimasto solo una birreria. Nel resto dell’edificio si trovano alloggi residenziali.
In corrispondenza della cascina c’è un piccolo ponte di ferro che è chiamato el pont del pan fiss (il ponte del pane sicuro) in riferimento alla presenza della Branca, una fabbrica di candele che all’epoca dava un lavoro sicuro. Oggi la fabbrica non c’è più. Al suo posto c’è il giardino Cassina De’ Pomm delimitato dalle mura della Branca.