Vanzago è un comune situato nell’area a nord-ovest di Milano che vanta radici antiche con probabili origini celtiche, come suggerisce il toponimo Vantac.
L’analisi del nome rivela la presenza della radice “an” con il significato di acqua e la terminazione “ac” che indica villaggio. La denominazione “Vanzago” potrebbe quindi tradursi come “villaggio vicino all’acqua” o “villaggio tratto dall’acqua“. Le prime menzioni scritte risalgono al 864 nel Codex Diplomaticus Langobardorum.
L’economia del comune ha sempre avuto una base agricola, mantenendo la sua indipendenza dal Ducato di Milano grazie ai contributi versati. Durante il dominio di Napoleone, Vanzago fu annesso a Pogliano, ma nel corso del Novecento, con lo sviluppo delle prime industrie, la vita economica del paese ebbe una svolta significativa.
Vanzago e i suoi tesori
Tra gli edifici storici di Vanzago, spicca la Villa Gattinoni. Risalente al XVIII secolo è nata dal rifacimento di un edificio del ‘500 di proprietà della famiglia Croce. In seguito diventò residenza di campagna dei Belinzaghi, una ricca famiglia di banchieri, e successivamente dei Milesi e dei Padulli. All’inizio del Novecento la proprietà passò ai Gattinoni. Oggi ospita la sede della Fondazione Ferrario, un’organizzazione impegnata nelle attività assistenziali per gli anziani.
La facciata presenta un bel porticato a tre arcate con colonne binate. Al suo interno si trova un salone di rappresentanza, dove sono collocate alcune tele settecentesche, oltre ad affreschi e stucchi. Al primo piano c’è una cappella padronale settecentesca che racchiude delicati affreschi. Molto bello il grande parco della villa di impianto settecentesco, che conserva alberi secolari tra cui un ginko biloba, uno dei primi esemplari piantati in Italia.
Un’altra perla storica è Palazzo Calderara, oggi sede del municipio. Eretto nel ‘500, conserva un portico affrescato a cinque arcate risalenti al XVII secolo. Nell’edificio si trovano antichi pavimenti in mosaico, preziosi affreschi e una volta splendidamente conservata all’interno della sala di rappresentanza.
La chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, ricostruita nel 1859, testimonia l’antichità di Vanzago, con documenti che risalgono al XII secolo. In via Val d’Ossola si trova la cappella Monasterolo, sorta su un monastero delle Monache della metà del XV secolo. Venne edificata per volere del Conte Antonio Simonetta. L’edificio è tuttora esistente e, nonostante il frazionamento in piccole proprietà avvenuto all’inizio del Novecento, è in ottime condizioni, grazie alla cura della chiesa locale, dei condomini del Monasterolo e della parrocchia del comune.
Uno dei tesori del comune è il Bosco di Vanzago, una riserva naturale di proprietà del WWF, estesa su un migliaio di ettari. Questo polmone verde contribuisce significativamente alla conservazione della flora e fauna locali.
Vanzago, con la sua storia millenaria, i suoi edifici storici, le aree verdi protette e la sua posizione strategica, è un luogo ricco di fascino e potenzialità, e si conferma come un comune che sa coniugare tradizione e sviluppo.