Canegrate, la cui origine del nome nulla ha a che vedere con cani e grate, si trova a nord ovest di Milano, nel territorio del Legnanese, lungo il corso del fiume Olona.
E’ presumibile che il toponimo derivi dal sostantivo latino cannetulatae, ossia canneto. Le sue origini sono molto antiche, risalgono al 1200 a.C.; il ritrovamento di una grande necropoli ha permesso di stabilire questa datazione.
Il territorio vide l’avvicendarsi dei Romani, dei Goti, dei Longobardi e dei Carolingi. Entrò a far parte del contado di Burgaria e poi, secondo la divisione territoriale milanese del basso medioevo, di quello del Seprio. Nel 1287 Canegrate, possedimento dei Torriani, venne distrutta da Ottone Visconti. Nel 1346 il borgo entrò a far parte della Pieve di Parabiago.
Sin dai tempi più remoti le attività principali di Canegrate furono l’agricoltura e la viticoltura. Alla fine del XVIII secolo il 75% del suo territorio era coltivato a vigneti. Cominciò a diffondersi la bachicoltura che, progressivamente, sostituì la coltivazione delle viti. Il boom economico del dopoguerra innescò un’inversione di tendenza, con la nascita di alcune industrie meccaniche e calzaturiere che crearono posti di lavoro e il conseguente aumento della popolazione.
Visitando Canegrate
Camminando per il centro del paese si arriva in piazza Matteotti, dove si trova la chiesa di Santa Maria Assunta. La sua costruzione risale al 1570, quando venne eretta su un antico cimitero. Dopo il Concilio di Trento la chiesa venne ingrandita, con la costruzione di tre piccole cappelle sul lato occidentale.
In via della Pace si trova il Palazzo Castelli-Visconti, costituito da due corpi di fabbrica. La parte più antica risale al XVIII secolo ed è la Villa Gallarati-Meraviglia. La famiglia Castelli acquistò l’edificio alla fine del ‘600 e lo ampliò. La proprietà rimase ai Castelli fino al 1853, quando passò ai Visconti di Modrone che, nel 1920, la cedettero all’industriale Piantanida.
La villa, successivamente, venne frazionata in vari appartamenti. Con la stesura dell’ultimo piano urbanistico il Comune di Canegrate ha posto il diritto di prelazione sull’ edificio, ponendo il vincolo storico con l’intenzione di acquistarlo e restaurarlo.