venerdì,22 Novembre,2024
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De Predis, la via per la Vergine delle Rocce

Giovanni Ambrogio De Predis, fu un pittore miniaturista ed un collaboratore di Leonardo da Vinci insieme a cui diede vita al noto quadro la Vergine delle Rocce che, nelle sue due versioni, è tra i quadri più importanti al mondo. L’opera è la celebrazione dell’Immacolata Concezione e dell’Incarnazione e rappresenta l’incontro tra Maria, Gesù Bambino e San Giovanni Battista accompagnato dall’angelo Uriel durante la fuga in Egitto.

De Pedris nacque a Milano intorno all’anno 1455. Della sua formazione non si hanno notizie ma è presumibile pensare che abbia seguito le orme di suo fratello maggiore Evangelista, pittore. Impiegato presso la Zecca di Milano lavorò anche come ritrattista ducale alla corte degli Sforza. Proprio qui ebbe modo di conoscere Leonardo che, viste le sue capacità, lo scelse come collaboratore insieme a suo fratello Evangelista per dipingere la pala per l’altare di San Francesco Grande di Milano.

Venne stipulato un contratto con la Confraternita della Concezione secondo cui Leonardo doveva dipingere la parte centrale con la Madonna e i due fratelli quelle laterali. Nel contratto vennero specificate le modalità di pagamento con precise clausole sull’approvazione da parte di una commissione riguardo un conguaglio da versare a lavoro finito; queste clausole provocarono lunghe controversie.

Non si trovava un accordo sul compenso finale: le spese sostenute da Leonardo e i De Predis superavano di gran lunga quelle che la Confraternita voleva versare. Solo dodici anni dopo si addivenne ad una transazione dove Leonardo ottenne il conguaglio con l’obbligo di ultimare il lavoro entro due anni.

Leonardo, ricevuta la prima rata di saldo diede procura a De Predis per il rilascio di una quietanza solo dietro l’ottenimento della concessione da parte dei frati di poter copiare la Vergine. Stipulò inoltre un contratto col suo fidato collaboratore secondo cui questi doveva eseguire una copia della Vergine, venderla e dividere il ricavato con lui.

La pala della chiesa di San Francesco Grande andò distrutta in seguito al crollo dell’edificio avvenuto nel 1688. La Madonna di cui stiamo parlando, secondo i critici d’arte, è La Vergine delle Rocce conservata alla National Gallery di Londra.

L’esistenza di due esemplari della Vergine delle Rocce, conservate presso la National Gallery di Londra e il Louvre di Parigi, ha aperto alcuni dubbi sulla paternità delle due opere. Oggi si ritiene che il quadro di Parigi sia il primo, l’originale, dipinto da Leonardo per i confratelli della Concezione e che venne acquistato da un assiduo ammiratore che se la aggiudicò mentre la controversia tra Leonardo e la Confraternita si protraeva nel tempo.

Naturalmente si rese necessario sostituire l’opera e, nello studio del De Predis, venne creato un nuovo pannello molto simile al precedente. I critici d’arte sono propensi a ritenere che l’opera sia stata abbozzata da Leonardo e terminata dal suo collaboratore, la cui mano è riconoscibile nelle grevi ombreggiature e nella minuziosità della vegetazione e delle rocce.

De Pedris era un artista versatile, venne incaricato dall’imperatore di eseguire una serie di arazzi ed anche una coperta finemente lavorata con oro, argento e seta impreziosita da alcuni zefiri.

L’unica sua opera certa e documentata è il Ritratto dell’Imperatore Massimiliano, questo non esclude le numerose attribuzioni basate sulle caratteristiche stilistiche tipiche del pittore tra cui il Ritratto di Bianca Sforza situato presso il Louvre di Parigi ed il Ritratto di gentiluomo collocato alla Pinacoteca di Brera di Milano.

Non si conosce la data precisa della sua morte.

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