Dal 1812 in via Fiori Oscuri 13 troviamo l’Antica Farmacia di Brera, fondata nel lontano, lontanissimo 1591 dai Padri Gesuiti.
Quando venne costruito il palazzo, ideato dal Richini, i Gesuiti vollero istituire anche una Spezieria: nel giro di poco tempo divenne molto famosa per i suoi rimedi a base di erbe medicinali.
Qui lavorò il chimico Padre Giovanni Cometti, che studiò e compose farmaci nuovi come le “Pillole di Brera” che dal 1699 iniziarono ad essere messe in vendita.
Con la soppressione dei Gesuiti (1743), il palazzo venne confiscato, ma la farmacia forte della sua fama riuscì a salvarsi. L’attività venne pazientemente seguita da Padre Panzi ed in seguito da un suo allievo, Andrea Castoldi : quest’ultimo diede inizio all’epoca aurea dell’Officina Farmaceutica. Fra i loro clienti anche la famiglia reale.
Con la nascita dell’Accademia delle Belle Arti nel 1812 Castoldi venne sfrattato ma riuscì a trasferirsi in via Fiori Oscuri 11 / 13. Nello stesso periodo trasferì anche tutti i suoi segreti ad un farmacista di Vigevano, Carlo Erba.
Questi intuendo che l’erboresteria stava per essere superata dalla chimica, si dedicò alla preparazione di sali di ferro contro le anemia, di chinino, del purgante di magnesia e del noto tamarindo.
Oggi entrando nell’Antica Farmacia di Brera troviamo mobili antichi, vasi e libri come testimonianza del passato. E fuori la targa storica.
Via Fiori Oscuri, 13