San Giorgio al Palazzo: la chiesa deve il suo titolo alle fondamenta che nasconde.
Qui infatti sorgeva l’antico Palazzo Imperiale, la residenza costruita da Diocleziano quando Milano diventa una capitale dell’Impero.
Successivamente una prima chiesa venne eretta già nel 750 poi distrutta e ricostruita a partire dal 1129 in forme romaniche. Dopo diversi interventi anche di epoca rinascimentale, venne completamente trasformata nel 1623 seguendo la nuova moda barocca e la matita di Francesco Maria Richini.
A lui seguono Francesco Croce che ne rifà la facciata nel 1774 ed infine Luigi Cagnola nel 1821 che ne rivede ancora una volta l’interno seguendo il nuovo gusto neoclassico. Per terminare finalmente i lavori si aspetta il 1899 quando Alfonso Parrocchetti si ispira di nuovo al Richini innalzando la cupola ed il campanile ed il presbiterio, facendone l’edificio ideale per ospitare opere d’arte di prim’ordine a firma, tra gli altri, di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari e Crespi.
San Giorgio al Palazzo, passando da via Torino
Qui è possibile ammirare una targa a ricordo dell’Editto di Costantino del 313 d.C.