San Michele al Dosso. Non dobbiamo faticare molto per raggiungerla, ovviamente se sappiamo dove si trova. Se la vista della Basilica di Sant’Ambrogio non vi sconvolge del tutto (e ci parrebbe assai strano!), provate a girarvi e cercate un’altra chiesa. Più piccola, molto più piccola. Ma molto interessante. Eccola, l’avete vista?
E’ lei, la chiesa di San Michele al dosso. Il nome è di per se un indizio importante: quel dosso altro non era che il terraggio o terrapieno delle mure che un tempo avremmo trovato proprio (oggi vediamo quel che resta: la pusterla di Sant’Ambrogio).
La chiesa è molto antica (non fatevi ingannare dal colore vivo): alcuni dicono che sia longobarda, altri la datano più avanti. Quel che sappiamo è che sul finire del 1400 viene ricostruita dalla monache Agostiane che, già che c’erano, costruirono anche il loro monastero.
San Michele al Dosso, di solito le diamo le spalle
All’interno della chiesa è possibile ammirare un affresco di scuola lombarda (datato 1500): la Vergine col Bambino opera di Giovanni Predino o Gian Pedrino (forse allievo di Leonardo).
Qui, come da targa, soggiornò Petrarca fino al 1358
(questa la chiesa di San Michele al dosso agli inizi del 1900)