Sant’Eufemia: milleseicento anni di storia. Generazioni e generazioni di milanesi che si sono accomodate sulle sue panche, finita chissà come nel dimenticatoio particolarmente affollato della nostra Milano.
Una delle chiese più antiche della città, nata già nel 400 d.C in un terreno fuori le mura. A volerla è il Vescovo San Senatore nel 472 dopo aver partecipato al concilio di Calcedonia da cui era tornato con una reliquia di Sant’Eufemia. Da qui l’intitolazione della nuova chiesa.
Sant’Eufemia nel 1400
La città si espande a rilento nei secoli così a metà ‘400 la troviamo ancora fuori dalle mura ed immersa nei campi quando si decide per una completa ricostruzione. Nel 1570 ospita il ricco battesimo di Federigo Borromeo, poi Vescovo come il venerato zio. Da questo momento grazie alle donazioni, la chiesa subirà continui cantieri fino al definitivo 1870.
La basilica di Sant’Eufemia viene completamente stravolta ed addirittura allungata per motivi statici, così da rendere necessaria una nuova facciata. Tutta la chiesa è un esempio perfetto di architettura neo romanica e decorazione neo gotica, di contorno agli originali affreschi cinquecenteschi e tele del Peterzano e D’Oggiono.
Vanta anche un’acustica eccellente, tanto che negli anni ’50 accoglie e coccola la voce di Maria Callas, impegnata in alcune registrazioni.
Se è vero che in primavera lo spettacolo dei colori inizia già da fuori, in qualsiasi stagione dell’anno vale la pena di entrare in Sant’Eufemia: la prima volta davvero non si dimentica. Alzando lo sguardo ed osservando i colori, le opere e l’architettura di questa basilica, rimarrete a bocca aperta e vi domanderete come avete potuto passarci davanti così tante volte ignorandola.
Non vi preoccupate ad ogni modo: l’importante è rimediare. Segnatevi in agenda di passare alla prima occasione e, nel frattempo, giusto per stuzzicare la vostra curiosità, all’inizio dell’articolo trovate un breve video. Buona visione.