La chiesa dei Santi Cosma e Damiano alla Scala, indicata anche dei Santi Cosma e Damiano dei Romani, non esiste più.
L’avremmo trovata dove oggi possiamo ammirare il Teatro dei Filodrammatici: venne infatti abbattuta, dopo essere stata sconsacrata due anni prima, nel 1798. C’è da dire che per un centinaio di anni la facciata del teatro era… quella della chiesa!
Le prime testimonianze scritte della sua esistenza le troviamo in una lettera del 881 ed in seguito nel 1381 quando a detta degli scritti, diventa parrocchia.
Santi Cosma e Damiano alla Scala
Non era molto grande e si dice fosse anche parecchio trascurata. Intorno alla metà del 1600 venne ristrutturata da cima a fondo: ancora una volta la mano fu quella del Richini anche se esistono progetti di altri architetti. Quel che è certo è che la facciata non venne mai realizzata.
In questa chiesa, come in tante altre, passò San Carlo Borromeo e per la sua visita si prese nota di quel che c’era: una solo navata con abside poligonale. Dopo i lavori che iniziarono di lì a poco si decise di invertire il senso, ingrandire la chiesa aggiungendo cinque cappelle.
Nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano alla Scala avremmo potuto vedere un olio su tela del Nuvolone, pale d’altere del Legnanino ed un altro olio su tela del Batoni. Non male, eh?