lunedì,25 Novembre,2024
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Biscione vipera bissa. Sempre Milano

Biscione vipera bissa, chiamatelo come volete.

Il simbolo di Milano, senza alcun dubbio, identificativo ed in uso ancora oggi così come lo è da secoli. Le sue origini però si perdono nelle nebbie del mito, grazie probabilmente alla fantasia commissionata da uno dei casati che più giganteggiano tra le nostre mura.

Il biscione prima di divenire simbolo di Milano, lo sappiamo bene, era lo stemma araldico della famiglia Visconti o Vicecomes per dirla all’antica. Una volta preso il potere nel 1277, l’insegna araldica viene estesa alla città, così che la vipera viscontea diventa il simbolo di Milano. Da che mondo è mondo cerchiamo di migliorare la nostra immagine, per vanità, o per prestigio, o per tutte e due le cose. Beh, i Visconti fanno proprio questo, un’operazione di immagine, di marketing diremmo ora, per acquisire prestigio di casato.

Biscione vipera bissa. Sempre Milano

Dunque tra la miriade alternative, vi riportiamo due le versioni più famose. In un tempo lontano, Milano era nelle vicinanze di un grosso lago, chiamato Gerundo. Lungo le sue coste molte persone morivano a causa delle esalazioni mefitiche del drago che lo abitava.

biscione vipera bissa
biscione vipera bissa

Il drago Tarantasio terrorizzava gli abitanti del lago tanto che da Milano il valoroso Umberto Visconti parte alla volta della caverna del drago. Trovato Tarantasio poco prima che divorasse un bambino, lo uccide liberando gli abitanti dalla minaccia. Da quel momento la sua famiglia vanta lo stemma del biscione, simboleggiante quell’antico mostro ancestrale sconfitto.

Altra versione vede i Visconti impegnati oltre mare, combattenti nella seconda crociata. Arrivati alle porte di Gerusalemme, Ottone è in duello con il saraceno Voluce. Il soldato saraceno è enorme, quasi un gigante e si difende con uno scudo su cui campeggia una vipera. Lo scontro vede il Visconti vincitore che si impossessa delle armi del nemico, dello scudo e dunque anche dello stemma, che non abbandonerà più il suo casato.

La realtà è forse più vicina a considerare i Visconti una famiglia di origini longobarde, popolo a cui era molto cara la vipera azzurra per motivi scaramantici. Molti amuleti portati in battaglia sembrano raffigurare proprio la vipera, simbolo di prudenza ed astuzia.

Diventa drago solo più avanti, per unire anche le simbologie della potenza e della forza. Abbandonato brevemente durante la repubblica Ambrosiana, ritorna con gli Sforza, per non andarsene mai più, incorporato negli stemmi francesi, spagnoli ed austriaci. Anche Napoleone lo usa per rappresentare il regno d’Italia.

Unito alla croce di San Giorgio il Biscione può voler dire solo Milano.

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