Complice una foto postata su Instagram, ci torna alla memoria questa storia che pensavamo di aver raccontato, ma forse solo a voce.
Siamo in zona piazzale Lotto, per la precisione in via Paolo Uccello. Quello che potete notare passando da queste parti sono i resti di quello che sembra, con un pizzico di fantasia, un muro di cinta.
Neanche poi tanti anni fa, una decina, è iniziato e finito lo smontaggio, pezzo dopo pezzo, di quello che a tutti gli effetti pareva proprio un castello. Ma per capire bene tutta la storia dobbiamo tornare alla fine della seconda guerra mondiale.
Milano è distrutta e le macerie sono ovunque. Si decide di spostare tutto il possibile in un luogo preciso, quello che oggi chiamiamo Monte Stella o Montagnetta di San Siro. Il proprietario del terreno di cui stavamo parlando, iniziò a prendere alcuni di questi “pezzi” di altre case distrutte, altre ancora li comprò e, pezzo dopo pezzo, portò avanti il suo progetto: costruirsi la casa.
Qualche anno e la “casa” era diventata un bel castello con tanto di giardino attorno: mattoni rossi, tipici di Milano, piano terra, primo piano e, come tutti i castelli che si rispettano, la torretta merlata, colonnine e stemmi in marmo.
Anche il giardino aveva il suo perchè con capitelli, altorilievi e colonne. Insomma, un tocco di passato proprio mentre stava per partire il boom economico e la trasformazione, in alcuni versi epocale, di Milano.
Questo fino appunto al 2010 quando la proprietà decise di smontare tutto. Perchè? Si dice, ed onestamente non abbiamo le prove, ma ci possiamo credere, la villa/castello era stata fatta un po’… così, senza fondamenta, senza isolamento…. insomma, non era proprio il massimo viverci.
Venne messo anche in cartello che spiegava non solo i motivi che avevano portato alla demolizione, ma anche la promessa che con quei pezzi, sarebbe stata poi ricostruita a modo. Sono passati 10 anni e della ricostruzione nessuna traccia.
Qui potete vedere alcune immagini di come era: le foto sono di storiadimilano.it
L’ultima foto di Barbara Caramanti mostra quel che è rimasto