martedì,2 Luglio,2024
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La maledizione di Palazzo Marino

La maledizione di Palazzo Marino.. ma davvero? Ebbene sì, la casa dei Milanesi e del Sindaco è maledetta. O per lo meno così dice la leggenda..

Andiamo con ordine.

Ara, bell’Ara discesa Cornara, de l’or fin, del cont Marin strapazza bardocch, dent e foeura trii pitocch, trii pessitt e ona massoeura, quest l’è dent e quest l’è foeura.

Ara, bell’Ara della famiglia Cornaro, dai capelli di oro fino, appartieni al conte Marino strapazza preti, dentro e fuori di casa ci sono tre bravi, con la mazza e i tre pesciolini, questo è dentro e questo è fuori.

La costruzione di Palazzo Marino iniziò nel 1558: fu Tommaso Marino, uomo decisamente poco raccomandabile a volere questo palazzo. Innamorato di Arabella Cornaro, figlia di un nobile veneziano, la chiese in sposa. Il padre di Arabella, convinto di chiedere l’impossibile mise una condizione: costruire un palazzo bello come quelli veneziani.

La maledizione di Palazzo Marino

Non l’avesse mai detto: il Marino fece iniziare la costruzione, facendosi largo tra vecchi edifici ed altrui abitazioni. Immaginerete bene che i milanesi non la presero molto bene, tanto da maledire lui e la sua casa.

Congeries lapidum
multis constructa rapinis
aut uret, aut ruet, aut alter raptor rapiet.

Accozzaglia di pietre, costruita grazie a molte ruberie, o brucerà, o crollerà, o sarà rubata da qualche altro ladro

… e quando i milanesi maledicono… c’è poco da fare.  Arabella, costretta a sposare Marino, fu trovata impiccata nel baldacchino del letto di una casa di campagna e Tommaso Marino morì coperto dai debiti, lasciando il palazzo incompiuto.

Un inizio di storia particolare per il palazzo che oggi ospita il primo cittadino, eh? E giusto per non farci mancare nulla.. secondo la leggenda, a Palazzo Marino nacque Marianna, nipote di Tommaso Marino, che sarebbe diventata la famosa Monaca di Monza.

 

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