giovedì,21 Novembre,2024
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Le streghe di piazza Vetra

Le streghe di piazza Vetra: fa sorridere leggerlo oggi, ma vi assicuro che c’era è c’è ben poco da ridere.

Per come conosciamo oggi questa piazza, verrebbe da pensare a tutto tranne che alle streghe, eppure… prima di locali e turisti qui la storia era diversa. Non si parlava di cocktails ma di esecuzioni e di inquisizione.

Ma buttiamoci un attimo nel passato, neanche poi così lontano: in piazza Vetra si tenevano le esecuzioni. Uomini e donne venivano portati qui per la loro condanna a morte. La zona era veramente triste e misera e ciò non bastasse, per arrivare da queste parti si passava sul ponte della morte.

Se torniamo più indietro, nel tempo ma non nello spazio, arriviamo alla fine del 1300 con la bolla Super Illius specula: Papa Giovanni XXII dà il via alla caccia alle streghe. Non si perde tempo e già 3 anni dopo sul rogo si trova Sibilla Zanni accusata di stregoneria da Beltramino di Cernuscullo. E’ solo l’inizio purtroppo: da quel momento saranno centinaia le donne bruciate vive in piazza Vetra con questa accusa infame.

Le streghe di piazza Vetra

Agli inizi del 1600, per la precisione nel 1617 tocca a Caterina Medici, o Cattarina de Medici, una donna processata per stregoneria e condannata allo strangolamento e quindi al rogo. Ne parlerà anche il Manzoni nei suoi Promessi Sposi.

Dobbiamo arrivare al 1641 e ad altri due roghi, quelli di Anna Maria Pamolea e della sua serva Margarita  per mettere la parola fine all’uso di piazza Vetra per bruciare le presunte streghe. Ma ci vorranno ancora più di 100 anni perchè la chiesa si renda conto delle sue malefatte e metta fine a tutto questo. Senza però perdere il vizio di bruciare: non donne, ma tutti i documenti dell’Inquisizione. Dove avvenne questo rogo? In Santa Maria delle Grazie.

E dove starebbe quindi la leggenda? Questa è storia, ovviamente. Beh, non so voi, ma io di notte, magari con un poò di foschia, in piazza Vetra non ci passo. I lamenti del passato si sentono ancora…

 

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