Il Parco di Trenno si trova nell’area nord ovest di Milano al confine tra il Municipio 7 e il Municipio 8 della città. La zona, per chi non lo sapesse, è quella dello Stadio accanto a cui si estendono i prati dell’Ippodromo di San Siro e della Maura.
E’ un’area verde che continua con il Bosco in Città e il Parco dei cinque comuni per proseguire poi verso la provincia più esterna (ma questa è un’altra storia).
A guardare adesso questa distesa verde non si direbbe che durante la prima guerra mondiale potesse essere un campo di aviazione. Ma ciò che sfugge ad una prima occhiata non scappa a chi ha l’occhio più attento. La via che costeggia il lato nord del Parco di Trenno è dedicata a Ferdinando Giorgi, il capitano d’aviazione che era in servizio presso questo campo.
Parco di Trenno: storia e sport
Lungo via Cascina Bellaria si incontra invece il Milan War Cemetery, il cimitero britannico dove riposano 417 caduti della Seconda Guerra Mondiale appartenenti ai paesi del Commonwealth.
All’interno del parco di Trenno si trovano due cascine e due fontanili ormai inattivi. A nord la Cassinetta di Trenno e l‘ex fontanile Cagnola che costeggia la strada che corre verticalmente attraverso il parco, e a sud la Cascina Bellaria presso cui si trovava il fontanile Santa Maria.
All’interno dell’area gli sportivi trovano pane per i loro denti. Ci sono campi da calcio, basket, volley, beach-volley, tennis, rugby ma anche campi da bocce, piste per il pattinaggio, piste ciclabili/pedonali.
Come ogni parco che si rispetti anche qui c’è un’importante presenza di alberi. Se ne contano circa quattromila esemplari delle più variegate specie: abeti, aceri, betulle, biancospini, ciliegi, frassini, gelsi, olmi e non mancano pini, pioppi, cipressi, platani, querce, robinie e tigli.
Non resta che venire a fare quattro passi in questa meraviglia a tutti nota come Parco di Trenno anche se, dal 2012, ufficialmente il nome corretto sarebbe Parco Aldo Aniasi, dedicato all’uomo che fu sindaco di Milano dal 1967 al 1976. Lo sapevate?