E’ piazza XXIV Maggio il luogo dove si trova l’ultima (temporalmente parlando) Porta Ticinese, uno dei sei ingressi principali alla città ricavati lungo i bastioni spagnoli, crocevia di scambi, antica sede della dogana sulla darsena e del mercato delle bestie da macello e dei cavalli.
Opera dell’architetto Luigi Cagnola venne costruita tra il 1801 e il 1814. Un arco trionfale, eretto per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta a Marengo nel 1800 e, per questo, ribattezzato Porta Marengo. Una porta neoclassica, su cui campeggia la scritta ‘Paci populorum sospitae’, un’iscrizione dedicata “alla pace liberatrice dei popoli” posta sotto il frontone rivolto verso corso San Gottardo e qui collocata alla fine delle guerre napoleoniche.
Porta Ticinese è il fulcro dove convergono corso San Gottardo e corso di Porta Ticinese sul cui tracciato, in epoca romana e medievale, vennero erette le porte omonime. Si trova a cavallo del Ticinello, il canale scolmatore della darsena che tra il 1948 e il 1950 venne interrato per poi tornare a fare capolino nel 2014, grazie ai lavori di riqualificazione della piazza che ne riportarono alla luce una piccola parte.
Porta Ticinese, l’ingesso a sud della città
Sui lati lunghi Porta Ticinese è costituita da due pilastri e due colonne di ordine ionico vitruviano in granito rosa di Baveno, mentre sui lati corti si aprono due archi. All’apice due grandi timpani che racchiudono, nella parte sottostante, una volta a cassettoni dalle nervature intrecciate anch’essa in granito rosa di Baveno.
Nella piazza, posti dalla parte rivolta verso corso di Porta Ticinese, si trovano i due storici caselli daziari che nel 1878 vennero trasformati in stazioni di omnibus a vapore per Pavia e, in seguito, in stazioni dei tram che portavano a Gaggiano e Abbiategrasso. Oggi ospitano esercizi commerciali uno dei quali è il bar ristorante Le Trottoir, locale molto amato dal compianto Andrea Pinketts.