È un ricordo riapparso questa mattina durante un giro sulla bacheca di Facebook. Confesso che dopo aver letto questo nome mi è venuta un po’ di nostalgia: Mister Michetta
Correva l’anno, come si suol dire, 1988 credo. Può darsi che sbagli forse di un anno ma poco importa. Era se non la prima, una delle primissime uscite in notturna ovvero dopo cena con gli amici. Abitavamo tutti più o meno nella parte ovest della città: chi più in periferia come il sottoscritto, chi più verso Piazza de Angeli. Nessuno di noi aveva la macchina né il motorino e quindi ci si spostava con i mezzi pubblici.
Non ricordo per quale motivo scegliemmo la zona naviglio ma credo fosse per un discorso squisitamente di praticità. Ricordo che con me c’era sicuramente Paolino, probabilmente Roberto e forse Davide.
Quello che ricordo molto bene è la passeggiata fatta lungo la darsena, una darsena che nulla ha a che vedere con quello che si può ammirare oggi; attraversata la strada davanti a noi i locali lungo il naviglio grande.
Mister Michetta era il primo o forse il secondo sul lato sinistro ( cercando di essere preciso: non ricordo la posizione esatta ma sicuramente era uno dei primi) quindi non me la sento di escludere che la scelta di entrare proprio lì fosse stata fatta per evitare di buttarci troppo nella mischia.
Sicuramente il nome è rimasto in mente o quantomeno ci ha colpito: l’unione di un termine inglese con uno molto milanese può essere che all’epoca abbia fatto nascere la curiosità di provare, a maggior ragione essendo una delle prime volte che si usciva la sera.
Purtroppo non ricordo come andò la serata: saremo entrati davvero? Avremo consumato, mangiato e bevuto? Non lo ricordo. Ma sono sicuro che anche in quel frangente Paolino ed io saremo riusciti a discutere sull’uso del termine prestinaio. Non sopportava che si usasse questo nome per indicare il panettiere: che volete, la sua origine ligure era evidentemente preponderante.
A scanso di equivoci: mister michetta non era un prestinaio, ma un locale.