Georges de la Tour. L’Europa della luce. Dal 7 febbraio 2020 a Palazzo Reale è possibile vedere la sua prima mostra in Italia.
Nacque nel Ducato di Lorena a Vic-sr-Seille nel 1593 e morì a Lunéville nel 1652. Fu un pittore molto apprezzato capace di dosare spiritualità e realismo al confine tra delicatezza e brutalità.
Grazie alla stima conquistata per la sua bravura nel 1639 venne nominato pittore del re Luigi XIII. Nelle sue opere predilige soggetti presi dalla strada, persone di basso rango, mendicanti.
La mostra vuole porre l’attenzione sulle “sperimentazioni luministiche” mettendo a confronto le opere di Georges de la Tour con altri grandi pittori del suo tempo come Gerrit van Honthorst, Paulus Bor, Trophime Bigot, Frans Hals.
Vi è un profondo contrasto tra i temi diurni, dove è tangibile la disperazione e la miseria della vita, la cruda realtà dei volti segnati dalla miseria e dal trascorrere del tempo, e quelli notturni, dove sono rappresentate eteree figure delicatamente illuminate dalla luce di una candela.
Le opere attribuite a La Tour sono trenta. La mostra ne espone le migliori come La Maddalena Penitente (proveniente dalla National Gallery of Art di Washington D.C), La lotta dei musici (J. Paul Getty Museum) e il Suonatore di Ghironda col cane (Musée du Mont-de-Piété di Bergues) ed anche le Gallerie degli Uffizi, la Pinacoteca Vaticana e la Galleria nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 7 giugno 2020: un altro ottimi motivo per fare un salto nel nostro meraviglioso Palazzo Reale che offre sempre, oltre ad un’architettura meravigliosa, tante mostre interessanti per passare momenti immersi nell’arte, italiana e non solo.