Bellano è una pittoresca località situata sulle rive del Lago di Como, nella provincia di Lecco, a breve distanza da Varenna. Le sue radici affondano nell’epoca romana, come testimoniano i ritrovamenti di antiche sepolture.
Nel X secolo, Bellano era sotto il controllo dell’Arcivescovo di Milano e successivamente passò nelle mani delle potenti famiglie dei Torriani e dei Visconti. Nel 1370 ottenne il diritto di redigere i propri Statuti, segnando un periodo di prestigio, evidenziato anche dalla fondazione di alcune scholae grammaticales.
Nel 1480 Bellano entrò a far parte del Contado della Riviera che comprendeva Mandello del Lario, Dervio, Corenno, Monte Introzzo e, successivamente, Varenna. Il feudo era sotto il dominio di Piero II Dal Verme e di sua moglie Chiara Sforza.
In seguito alla morte della donna, il borgo venne ceduto agli Sfondrati nel 1533, che ne mantennero la proprietà fino al 1788. Questo periodo fu caratterizzato da momenti tumultuosi, saccheggi e resistenze all’infeudazione, ma anche da una notevole fioritura artistica, testimoniata dall’architettura delle sue chiese e dalle opere d’arte.
Bellano, il cuore pulsante
La storia di Bellano è raccontata anche attraverso le sue architetture sacre, come la chiesa dei Santi Nazaro e Celso, risalente al 1348, e la chiesa di Santa Marta del XIV secolo, con il suo suggestivo gruppo ligneo del 1500 di Giovanni Angelo Del Maino. La Chiesa dei Santi Nazaro e Celso conserva affreschi del XVI secolo e una facciata tardo romanica incantevole, con il suo grande rosone finemente decorato.
Ma il cuore pulsante di Bellano è l’Orrido, una gola naturale spettacolare risalente a 15 milioni di anni fa, creata dall’erosione del torrente Pioverna. Attraverso passerelle sospese nel vuoto, i visitatori possono immergersi in un paesaggio mozzafiato e lasciarsi incantare dalla maestosità della natura. Leggende antiche si intrecciano con la storia, come quella di Taino, il guerriero che avrebbe sepolto un immenso tesoro nell’abisso dell’Orrido, alimentando misteri e racconti affascinanti.
La storia e le leggende del borgo prendono vita anche nella misteriosa Cà del Diavol, una torretta pentagonale che sovrasta il torrente e che ha ispirato scrittori e poeti nel corso dei secoli. Recentemente ristrutturata, ospita un percorso museale che porta i visitatori attraverso la storia e le leggende del territorio.
Dai racconti di Sigismondo Boldoni, il poeta bellanese che definì l’Orrido di Bellano un “Orrore di un’orrenda orrendezza”, alle moderne postazioni VR che permettono di rivivere la storia del torrente Pioverna, ogni angolo di Bellano racconta una storia unica.
A Bellano le storie antiche si intrecciano con le festività tradizionali, come la Pesa Vegia, una festa tradizionale che si tiene ogni anno il 5 gennaio per celebrare antiche usanze e rievocare eventi storici. Con le sue bellezze naturali, il suo ricco patrimonio storico e le sue tradizioni vivaci, Bellano continua a incantare e affascinare i visitatori di oggi, proprio come ha fatto nei secoli passati.