venerdì,22 Novembre,2024
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Bereguardo e il suo ponte di barche

Bereguardo. Oggi ci troviamo in provincia di Pavia, sulla riva sinistra del Ticino, in una località nota ai molti per l’esistenza del ponte di barche. Il territorio bereguardino fa parte del Parco Naturale Lombardo della Valle del Ticino.

I passi più salienti della sua storia ruotano intorno al castello costruito all’inizio del XIV secolo dai Visconti. La fortezza veniva usata dai Duchi principalmente come luogo di svago reso particolarmente piacevole dalla presenza di sconfinate aree boschive. Grande appassionato di caccia il duca Gian Galeazzo Visconti fece estendere, nel 1386, la proprietà del Ducato a tutto il territorio del Ticino creandosi una riserva di caccia di tutto rispetto. Già a quell’epoca c’era un ponte, e a riprova di ciò esiste un documento del 1374 dove si fa riferimento al ponte di barche Bereguardo-Zerbalò.

Bereguardo e il suo ponte di barche

La bramosia di conquista di Francesco Sforza per il Ducato di Milano gli fece porre l’assedio al Castello di Bereguardo nel 1447, anno in cui Matteo Marcagatti di Bologna era Castellano di Pavia. Egli fu indotto da Agnese del Maino, amante del duca Filippo Maria Visconti, a consegnare Pavia nelle mani di Francesco Sforza che, per l’aiuto ricevuto, donò il castello di Bereguardo al Marcagatti investendolo del titolo di Conte col soprannome di Attendolo. Nel 1449 il ponte venne sostituito con un ponte di chiatte stabile.

Non appena nel 1450 Francesco Sforza diventò Duca di Milano, revocò la donazione al Conte Attendolo e la volse al suo capitano e consigliere ducale, Giovanni Tolentini della Stacciola che, sposando sua figlia Isotta, diventò suo genero. Francesco Sforza conservò per sé una parte dei diritti feudali. Tolentini rimase feudatario fino al 1470, anno della sua morte.

Il castello, che si trova al centro dell’abitato, ha una struttura imponente circondata da un fossato, un tempo riempito dall’acqua del naviglio di Bereguardo. Sulla facciata, a sud, si trova una bifora gotica che viene attribuita al Bramante.

Se siete in zona sarebbe un peccato non passare di qua, il ponte di barche è suggestivo e interessante, se poi siete appassionati di fotografia troverete tanti spunti accattivanti. Garantito!

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