Ci troviamo qui in un luogo sorprendente, uno di quelli che non ci si aspetterebbe di trovare nella nostra regione. Invece è qui ed è una scenografia incredibilmente spettacolare.
Tra i colli pavesi, a Montalto troviamo un capolavoro raro. Il castello domina la collina e le pianure circostanti, circondato dal parco e dal bosco. I lavori per erigere il Castello iniziano nell’anno 1593, come riportato in un’epigrafe posta all’ingresso e seguitano nei secoli successivi sino agli anni delle conquiste napoleoniche.
Viene eretto un imponente e vasto palazzo signorile sulle fondamenta di un’antica costruzione del V secolo. Tra le tracce della fortificazione passata, demolita durante la dominazione spagnola, spicca la grande torre quadrata, priva di merlature e quasi certamente il mastio dell’antico castello.
La torre è inconfondibile la si individua già da lontano. Pur costruito sui resti della casaforte, l’edificio viene declassato dai siti militari e ingentilito: anche il marchese Giuseppe Belcredi abbellisce il suo maniero per ricevervi illustri ospiti, tra cui Alessandro Volta, per i quali faceva mettere in scena degli spettacoli teatrali.
Nella seconda metà del XVIII secolo, il castello viene abbandonato e all’inizio del ‘900 viene acquistato dai Balduino che lo ristrutturano in stile settecentesco. Oltre a saloni riccamente arredati, nel piazzale interno su cui affacciano quattro torrioni, vi è anche una cappella con due campanili.
Due giardini circondano il maniero: uno all’italiana, geometrico e regolare, e l’altro all’inglese, ombreggiato da boschetti. Una gita che lascia a bocca aperta, anche solo al pensiero di quanto in Lombardia sia effettivamente sconosciuto, senza una motivazione valida. Imperdibile.