Mortara, Lomellina, provincia di Pavia. Patria del famoso salame d’oca. Cittadina un po’ tagliata fuori dai consueti giri turistici del pavese merita, senza dubbio, una visita.
A ricostruire la sua storia antica è venuto in aiuto il rinvenimento di alcuni reperti archeologici di cui il più antico risale al 1600 a.C. quando i Levi Liguri si insediarono in questa zona. Ci furono poi romani di cui rimane un miliare di epoca costantiniana situato oggi all’esterno della Basilica di San Lorenzo, in centro.
Dopo la caduta dell’Impero Romano è la volta dei Longobardi che, guidati da Desiderio, si fronteggiano nel 773 con Carlo Magno, re dei Franchi, che li vince in una battaglia sanguinosa. Nel 1400 Mortara è una residenza di svago e caccia dei Visconti e successivamente degli Sforza.
Arriva poi la dominazione spagnola che, per circa due secoli, presidia la città e la fortifica con un nuovo sistema murario. Successivamente viene conquistata dai Savoia e, nel 1707, viene elevata al rango di Città Regia e Capoluogo della Provincia della Lomellina; tale rimarrà fino all’Unità d’Italia.
All’inizio dell’Ottocento Mortara diventa il centro di riferimento per le attività della zona, vengono costruite nuove strade e diversi palazzi. Durante le Guerre d’Indipendenza è teatro di scontri tra Piemontesi e Austriaci fino ad arrivare all’Unità d’Italia, del 1861, quando, entrando nella provincia di Pavia come capoluogo del circondario della Lomellina, diventa un importante nodo di comunicazione, grazie a cui può continuare il suo sviluppo agricolo e commerciale.
Quattro passi per Mortara
Mettiamoci ora in cammino per visitare la città. Vogliamo innanzitutto andare a vedere l’Abbazia di Sant’Albino, del V secolo, la cui nascita è legata alla leggenda dei paladini franchi Amico e Amelio, scudieri di Carlo Magno, morti nella battaglia del 773, combattuta contro i longobardi. Vennero inumati in due chiese diverse e ritrovati il giorno successivo nello stesso sepolcro.
Verità o leggenda? Il dubbio lo insinua una scoperta fatta nel 1928 durante alcuni lavori di restauro praticati sull’altare. Vennero rinvenute ossa umane ed alcune medaglie: nel 1999 le ossa vennero sottoposte all’esame del carbonio-14 e vennero datate intorno all’anno Mille. All’interno della chiesa sono conservati alcuni pregevoli affreschi di Giovanni da Milano.
Ci spostiamo in Piazza Monsignor Dughera per entrare nella Basilica di San Lorenzo, dallo stile gotico lombardo. Edificata fra il 1375 e il 1380 da Bernardino da Novara custodisce svariate opere di pregio fra cui, solo per citarne alcune, una tela attribuita a Gaudenzio Ferrari, alcune tele di Bernardino Lanino ed altre del Procaccini, una pala d’altare del Cerano, una statua lignea raffigurante San Lorenzo di Virgilio del Conte.
La Sagra del salame d’oca
A Mortara ci sono altri edifici e chiese da visitare. Che ne dite di venirli a scoprire? E già che siete qua non potete perdervi l’assaggio di un prodotto delizioso, che dal 2005 vanta il marchio I.G.P. : Il salame d’oca in onore del quale, l’ultima domenica di settembre, si tiene la Sagra del Salame d’Oca.